Sviluppo Sostenibile
La cultura entra tra le priorità del Comitato Economico e Sociale Europeo
Il 18 aprile 2018, Luca Jahier è stato eletto alla guida del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), l'organo consultivo dell'Unione Europea di rappresentanza delle organizzazioni dei lavoratori, dei datori di lavoro e di altri gruppi d'interesse. Con una lunga esperienza nel campo della cooperazione internazionale, Luca Jahier è stato anche uno dei principali promotori e sostenitori dell'iniziativa che ha portato al riconoscimento del 2018 quale Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Nonostante l'importanza della cultura per la vita sociale, politica ed economica dell'Europa, all'interno del CESE manca una componente strutturale dedicata ai rappresentanti del settore culturale. Per colmare questo gap, il Presidente Jahier ha deciso di inserire la Cultura tra gli obiettivi strategici del Comitato per i prossimi anni, insieme allo sviluppo sostenibile, alla pace e ai giovani. Perché - come ci spiega nel corso di questa intervista - “la Cultura, oggi, può davvero fare bene all'Europa da tutti i punti di vista, e questo far bene all'Europa può diventare uno degli strumenti più rilevanti del dialogo con le altre parti del mondo”.
Un cambiamento culturale: sostenibilità, responsabilità, innovazione
Non c’è tempo da perdere, il 2030 é domani
Rockefeller Brothers Fund: la capacità di sperimentare e di innovare per il cambiamento sociale
Durante il mese di settembre, Assifero - l'associazione italiana che riunisce le più importanti fondazioni private, di famiglia, d'impresa e di comunità – ha organizzato il Primo Incontro delle Fondazioni di Famiglia Italiane, a cui hanno partecipato importanti ospiti internazionali come Rockefeller Brothers Fund (RBF) e OAK Foundation. A seguito di tale iniziativa, Il Giornale delle Fondazioni ha deciso di avviare un percorso di ascolto delle esperienze delle principali fondazioni di famiglia, nazionali ed internazionali, per mantenere vivo il dibattito sulla filantropia familiare e sulle sue potenzialità. La nostra esplorazione parte da New York, città in cui ha sede il Rockefeller Brothers Fund. Per approfondire la conoscenza di uno tra i più noti enti filantropici del mondo, abbiamo posto alcune domande a Valerie B. Rockefeller, Chair del Board of Trustees e a Stephen B. Heintz, Presidente del RBF. Da questo confronto a più voci, è emerso il ritratto di una fondazione di famiglia, fondata nel 1940 dai figli di John D. Rockefeller, Jr. e attiva da quasi 80 anni negli Stati Uniti e nel resto del mondo, che crede fermamente che assumersi rischi sia un obbligo morale se si vuole essere efficaci nell'utilizzare bene le risorse economiche a propria disposizione. L'invito che il Rockefeller Brothers Fund lancia alla filantropia familiare è «di essere audaci nelle proprie ambizioni, di raggiungere obiettivi significativi, di cercare nuove idee, di sperimentare», restando «umili nel proprio approccio, con la reale volontà di imparare dagli altri e di imparare dalle esperienze mentre si va avanti». L'intervista è pubblicata in italiano e in inglese – The interview is published in both Italian and English.
Focus Montagna XXI secolo. Sud Tirolo/Alto Adige, un progetto organico di abitabilità della montagna
Focus Montagna XXI secolo. “SAVE THE APPS “. Le Fondazioni Merloni e Vodafone Italia unite per il rilancio degli Appennini.
“TOWard 2030. What are you doing?”. L’arte per lo sviluppo sostenibile
Art for social change. Dal 22 maggio al 7 giugno 2018 si è svolta la seconda edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, con oltre 600 eventi in tutta Italia, finalizzato a diffondere la cultura della sostenibilità e mobilitare le istituzioni, il mondo economico e produttivo e la società civile italiana, in vista della realizzazione nel nostro Paese dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
L’edizione 2018 del Festival ha visto una forte presenza di eventi legati al mondo delle arti, tra le quali il progetto “TOWARD 2030: what are you doing?”, attraverso il quale la Città di Torino, Lavazza e l’ASviS hanno lanciato un progetto di Street Art della durata di un anno e mezzo che farà di Torino la prima “Città ambasciatrice” dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals, SDGs).
The Augmented City: un nuovo paradigma per guidare le città sostenibili, di un « diverso presente »
Le città stanno acquisendo un ruolo sempre più importante a livello mondiale, sia per gli enormi flussi demografici che si riversano sui centri urbani sia in quanto centro propulsore di nuove filiere produttive. Ma, per coltivare appieno il potenziale creativo e innovativo delle città, abbiamo bisogno di un cambio di paradigma che poggi sui pilastri dello sviluppo sostenibile - ambientale, culturale, sociale, territoriale ed economico - secondo quanto teorizzato dal professore universitario nonché architetto e urbanista Maurizio Carta nel suo libro “The Augmented City” e come da lui stesso ribadito alla summer school di RENA 2017, da poco conclusasi a Matera
Culturability 2017: per nuove architetture sociali
Avviato a Milano dalla nuova sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli il tour nazionale di presentazione e confronto territoriale della quarta edizione del bando di Unipolis per la riattivazione di spazi sottoutilizzati. Obiettivo: riqualificare luoghi nei quali stabilirsi con progetti culturali e creativi a forte impatto di innovazione e coesione sociale. La call è aperta dal 16 febbraio al 13 aprile 2017 con un monte in palio superiore a 400mila euro. Il lancio milanese di culturability – rigenerare spazi da condividere in zona Pasubio, il quartiere di Milano al centro di un processo di rigenerazione urbana e forti investimenti strutturali, è simbolico: l’area è– emblema di forte vivacità sociale e culturale sui temi della sostenibilità dello sviluppo e della qualità della vita delle persone. Coraggio, innovazione e prospettiva nel lavoro collaborativo; rapporto tra pubblico e privato come paradigma sistemico; ecologia degli attori culturali e altro ancora per parlare di un nuovo sviluppo economico basato sulla cultura – tenendo assieme gli aspetti di natura economico, sociale e ambientale
Agenda 2030: la sfida della complessità che viene dal paradigma dello sviluppo sostenibile
L'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), nata su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, porta avanti idee, progetti e attività concrete nell'ambito dello sviluppo sostenibile. Costituita il 3 febbraio 2016, l’ASviS rappresenta oggi un network a cui aderiscono 142 tra le più importanti associazioni, fondazioni e reti della società civile. A quasi un anno dalla sua istituzione, ci siamo confrontati con il suo Portavoce, Enrico Giovannini, per fare un bilancio delle azioni fatte e per approfondire il programma di lavoro dell'Alleanza per il 2017. Sottolineando l'importanza dell'Agenda 2030 quale "framework complessivo delle politiche dei prossimi anni", Giovannini parla delle sfide future e lancia un appello alla politica italiana: "o il dibattito pubblico affronterà seriamente il tema dello sviluppo sostenibile nel corso della prossima legislatura, o non riusciremo mai a raggiungere nel 2030 gli obiettivi che ci siamo impegnati a conseguire"
QUANTO CONTA IL PATRIMONIO CULTURALE PER L'EUROPA?
A metà novembre, in occasione della cerimonia di conferimento dei Premi per il Patrimonio Culturale dell'Unione Europea/Europa Nostra Awards 2016, è stata presentata la traduzione italiana della sintesi del Report «Cultural Heritage Counts for Europe». Lo studio rappresenta il principale risultato dell'omonimo progetto europeo realizzato da Europa Nostra, in collaborazione con cinque partner internazionali, al fine di fornire prove convincenti del valore del patrimonio culturale e del suo impatto positivo su economia, cultura, società e ambiente in Europa. Riconosciuto nel 2014 dal Consiglio dei Ministri dell'UE «come risorsa strategica per un'Europa sostenibile», il patrimonio culturale necessita sia di un approccio olistico alla valutazione di impatto che di una programmazione politica integrata
L'importanza della diversità per la definizione delle politiche culturali dei prossimi anni
A dieci anni dalla sua approvazione, l’UNESCO ha pubblicato il primo report globale sulla «Convenzione sulla Protezione e Promozione della Diversità delle Espressioni Culturali». Ratificata da 141 Paesi in tutto il mondo, la Convenzione rappresenta il principale strumento di indirizzo per la definizione delle politiche culturali, a livello internazionale. Analizzando il lavoro svolto in questi anni, lo studio prova a capire quanto la Convenzione sia stata capace di ispirare cambiamenti positivi nelle politiche e nelle misure culturali implementate dai vari Stati, e quanto invece debba ancora essere fatto