Napoli
I Musei della Campania: locomotive della cultura
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
EDUCARE CON L’ARTE, UN ATTO DI CITTADINANZA PER TRASFORMARE IL MONDO
FOQUS, ecosistema generativo nel cuore dei Quartieri Spagnoli
Catacombe, una possibile soluzione
Non tutti i mali vengono per nuocere. O almeno lo si spera. La vicenda delle Catacombe di San Gennaro che in questi giorni sta facendo molto discutere deve imporci alcuni ragionamenti.
Quando la partecipazione crea comunità
Stimolare il desiderio di partecipazione e far diventare la partecipazione culturale una pratica ordinaria, dettata dal più profondo bisogno. È questa la grande sfida per le industrie culturali e creative che operano secondo le logiche della responsabilità sociale della cultura, orientate dalla consapevolezza che non sono i pubblici a dover cambiare ma che è il sistema a dover adottare nuovi paradigmi. Una riflessione di Maura Romano per il Rapporto Symbola-Unioncamere “Io Sono Cultura 2018”, che mette sotto la lente l’operato di imprese culturali e creative che adottano il presupposto della rilevanza sociale delle azioni che promuovono e che non prescindono dall’analisi sul ruolo complesso e multifocale che cultura e creatività sono chiamate a rivestire nella società contemporanea. Dall’Ars Electronica Festival di Linz, città che ha fatto di un complesso e solido sistema integrato di attività culturali e creative, il perno del suo sviluppo economico, al lavoro del Comune di Varsavia, a S. João da Madeira che punta a diventare città creativa, trasformando un’ex fabbrica storica di olive, passando dall’Old Biscuit Mill di Cape Town, per tuffarsi a Napoli e a Tor Pignattara, Romano, stimola il ragionamento sui diversi livelli di produzione del valore perché “Si tende a cadere nella trappola della semplificazione e porre più semplicemente lo sguardo sul cosa si produce e meno sul perché.” Ingredienti fondamentale la produzione di contenuti culturali in ottica di engagement ma anche nell’empowerment dei pubblici. Estratto dal rapporto Io sono Cultura 2018, realizzato in collaborazione con Fondazione Symbola e Unioncamere”
Rammendare e generare nuove trame nelle periferie
Politiche multistakeholder e cittadinanza attiva per far crescere l’attrattività e la competitività delle periferie: questa la formula proposta dalla prima Conferenza nazionale sulle periferie urbane progettata per raccontare e scambiare buone pratiche, da Milano a Palermo, organizzata da Fondazione Bracco con la partecipazione del Comune di Milano e la collaborazione di Fondazione Cariplo e SC-Sviluppo Chimica
Zes della cultura, partiamo da Lisbona
La sfida di una Zes della cultura lanciata da Marco D’Isanto sulle colonne del Corriere del Mezzogiorno ha animato un acceso dibattito che ha coinvolto molte realtà visto culturali e istituzionali. Il punto di vista di Laura Valente, Presidente Fondazione Donnaregina Museo Madre
Napoli Zona franca per la Cultura? Prosegue il dibattito
Qualche giorno fa Marco D’Isanto ha rilanciato l’idea di fare di Napoli un laboratorio “dove sperimentare un grande progetto nel comparto culturale e della creatività attraverso interventi di defiscalizzazione”, una Zona Economica Speciale della cultura in cui sviluppare progetti liberi dalle abituali zavorre del fisco e della burocrazia e che possano, quindi, per il tramite della cultura, fungere da traino sociale ed economico. Un esperimento, questo, a valenza europea dove potrebbe essere esportato nelle aree depresse ad elevata contrazione di beni culturali per stimolarne la rinascita. Il dibattito partito dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno si è acceso. Un commento di Franco Broccardi.
Culture matters
L’ultimo censimento del Terzo Settore dell’ISTAT mette a fuoco piccole e grandi realtà che palesano una risorsa cresciuta per rispondere ai bisogni emergenti delle comunità, con giovani che “inventano un futuro ecosostenibile, un presente da condividere e strumenti per rigenerare spazi con un nuovo slancio culturale e una ricerca del senso più profondo della vita. Soprattutto al Sud che registra il più alto tasso di natalità delle iniziative, anche se Lombardia e Veneto restano le regioni con la presenza maggiore di istituzioni (…). E’ un fenomeno rilevante che crea occupazione qualificata, genera capacità manageriali, offre opportunità imprenditoriali, produce upgrading tecnologico”
Dove la plastica è regina
A Napoli, la Fondazione Plart si propone in Italia come centro di eccellenza per il collezionismo e la conservazione delle opere in plastica, con particolare attenzione alla scena nazionale e internazionale del design. L’ultima mostra dal titolo «Cosmogonie», inaugurata il 14 ottobre, celebra per la prima volta il lavoro del giovane architetto Mario Coppola
Che cos'è la mediterraneità?
Il nostro sguardo continua a indugiare su Napoli. Proseguono le restituzioni del Giornale delle Fondazioni sulla vitalità culturale della città, vero laboratorio in questa stagione, espressione della mediterraneità
Fondazione San Gennaro e Rione Sanità: quando il cambiamento è realtà
Proseguiamo il percorso di osservazione delle fondazioni di comunità, strumento di grande potenzialità per la partecipazione al bene comune e per la cultura del dono, con un ascolto dei casi per la lettura del fenomeno. Protagonista del primo appuntamento, la Fondazione San Gennaro attiva nel Rione Sanità di Napoli, tra i 14 delegati italiani al Primo Summit Globale della Filantropia di Comunità tenutosi lo scorso dicembre a Johannesburg