Uscire dalla retorica del Made in Italy
Torino. Con Massimo Banzi, ideatore di Arduino-il software open source nato ad Ivrea, che sta conquistando il mondo – e dei FabLab – la patria dei makers italiani e Riccardo Luna, il giornalista che vive nell’innovazione, Carlo De Benedetti ha varato una nuova Fondazione, Make In Italy Cdb Onlus. Presentata a Toolboox, lo spazio di co-working torinese in una gigantesca area di archeologia industriale che ospita il primo Fab lab italiano, la nuova fondazione presieduta da Banzi, mira a rafforzare il movimento dei makers, diffondere il valore della rete e della cultura digitale, ma anche far crescere la rete dei Fab Lab. Da questi laboratori, vera e propria rivoluzione economica e sociale a base tecnologica, crescono idee che si trasformano in brevetti e prodotto. Labotori con stampanti 3 D aperte a tutti, co n la quota di 80 euro all’anno. Un grande potenziale, guardato con attenzione dagli artisti che come i makers esplorano nuove strade, per «rilanciare la manifattura, che e' il settore portante del Made in Italy», come afferma Carlo De Benedetti.