Torino Tour for All (ToTo4All): turismo accessibile e inclusivo
Il turismo per tutti e di tutti
Oggi il turismo è considerato un bisogno sociale primario, strumento di conoscenza, di emancipazione personale, motore di diffusione culturale e non solo attività di svago.
L’articolo 30 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 2006, riconosce dignità culturale all’attività turistica e sottolinea il diritto delle persone con disabilità a prendere parte, su base di eguaglianza con gli altri, alla vita culturale e alle attività ricreative, turistiche, sportive, di tempo libero. Gli stati aderenti alla Convenzione devono operare affinché le persone con disabilità abbiano accesso a tali luoghi e alle loro attività. L’Italia, con legge n. 18 del 3 marzo 2009, ha ratificato la Convenzione.
In questo ambito, l’attività turistica non rappresenta più un “lusso” ma un piacere, un’esigenza, una pratica comune e diffusa su vasta scala: per questi motivi risulta sempre più indispensabile garantire l’accesso all’esperienza turistica a tutte le persone, indipendentemente dalle condizioni personali, sociali, economiche e di qualsiasi altra natura che possano limitare o condizionare la fruizione turistica. L’espressione turismo per tutti indica infatti quell’insieme integrato e coordinato di servizi, strutture, accorgimenti e attenzioni, in grado si permettere a qualsiasi persona, indipendentemente dalle sue caratteristiche, dall’età, dal funzionamento del proprio corpo, dallo stato di salute etc. di effettuare tutte le attività relative all’esperienza turistica, senza ostacoli, senza difficoltà, senza esclusione, senza discriminazione.
In Italia le tematiche dell’inclusione sociale di tutti i cittadini e del diritto alla vita autonoma delle persone con disabilità, unite alle nuove tendenze del mercato turistico, hanno progressivamente indotto il sistema turistico a una importate riflessione etica (ma anche economica!) sulle possibilità di accesso all’esperienza turistica da parte dei cosiddetti “soggetti deboli” della società attuale.
Nel clima generale di stagnazione e regressione della cultura dell’accessibilità, oltre che di imponente crisi economica, occorre far passare il concetto che il turismo per tutti e di tutti, può essere anche risorsa economica, può costituire un’occasione per raggiungere una fetta di mercato turistico più numeroso di quanto si possa immaginare: basti pensare solo alle persone anziane e molto anziane.
Inoltre il turismo per tutti è un nuovo modello di turismo possibile, almeno per tre motivi.
In primo luogo toglie dall’ambito ristretto e limitante dell’associazionismo l’attività turistica delle persone con disabilità, che rivendicano autonomia decisionale nella scelta turistica insieme ad altre persone o da sole: ciò è indubbiamente l’aspetto più innovativo del processo di inclusione ed è la conseguenza della mutata presa di coscienza personale e collettiva del modo di vivere la propria situazione da parte delle persone con disabilità
In secondo luogo, contribuisce a migliorare per tutte le persone, non solo per i turisti e i visitatori con disabilità, la pedonalità urbana e le caratteristiche di accessibilità e di buona fruibilità di edifici, di spazi all’aperto, di percorsi, di itinerari.
In terzo luogo, può agevolare il cosiddetto turismo domestico, il turismo giornaliero, che spesso è l’unica forma possibile di turismo per molte famiglie, per genitori con bambini, per anziani, per persone che non possono permettersi un viaggio o l’allontanamento dalla propria città.
Queste sono le premesse che hanno portato alla concezione di Torino Tour for All (ToTo4All) che propone un itinerario turistico “per tutti” nel centro storico di Torino.
L’iniziativa intende migliorare, ricorrendo anche a soluzioni tecnologiche di ultima generazione, le possibilità di accesso, fruizione e godimento della zona storica torinese da parte di un pubblico più vasto e articolato, che comprenda anche le persone con disabilità e con esigenze specifiche, segmenti di mercato che non possono più essere “dimenticati”.
Il progetto Torino Tour for All della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
Torino Tour for All (ToTo4All) è un itinerario turistico-culturale del centro storico di Torino concepito per essere utilizzabile da qualsiasi persona.
L’itinerario, particolarmente rappresentativo di aspetti storici, architettonici, sociali e di vita quotidiana, è stato organizzato per agevolare l’inclusione turistica e quindi per essere fruibile in autonomia da persone con esigenze specifiche e da persone con problemi motori e percettivi.
Gli strumenti predisposti per migliorare le possibilità di fruizione e di godimento della zona storica torinese sono un’applicazione per smartphone, un sito web e un video, che attraverso modalità digitali intuitive e funzionali illustrano l’itinerario e forniscono informazioni relative all’accessibilità.
Il progetto, ideato e realizzato dall’Istituto Italiano per il Turismo per Tutti (IsITT), è stato promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e sviluppato in collaborazione con la Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus (CPD) e con l’Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica Locale Turismo Torino e Provincia.
Torino Tour for All (ToTo4All) si inserisce nell’ambito delle iniziative intraprese dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino in qualità di membro dell’European Foundation Centre (EFC), che nel 2009 ha dato vita a un’iniziativa impegnata nella tutela e promozione dei diritti umani nei confronti della disabilità: la League of Historical & Accessible Cities. Le attività della League of Historical & Accessible Cities intendono migliorare l’accessibilità dei centri storici delle città europee, promuovendo nello stesso tempo lo sviluppo del turismo sostenibile e accessibile per tutti e la tutela del patrimonio culturale. La League of Historical & Accessible Cities coinvolge 11 Fondazioni in 5 paesi d’Europa, ogni Fondazione collabora con istituzioni, enti, associazioni locali di 6 città storiche coinvolte.
Linea guida per l’ideazione della App sono stati i concetti di flessibilità (l’App deve essere agevolmente usata da persone con diversi tipi di disabilità, ma anche da altri utenti; i contenuti devono essere fruibili via mobile, ma anche attraverso il sito) e di paritaria inclusione (le esperienze compensative pensate per persone con disabilità offrono una diversa modalità di conoscenza valida per tutti).
Nella App di Torino Tour for All (ToTo4All), a fare la differenza rispetto ad altre applicazioni già in circolazione, è la completa integrazione tra varie forme di disabilità.
Infatti l’iniziativa ToTo4All è unica e innovativa sia per la capacità di integrare in un’iniziativa rivolta a qualsiasi persona le esigenze connesse a diverse disabilità, sia per la volontà di proporre un itinerario e un’esperienza turistica profondamente conoscitiva di aspetti importanti dell’evoluzione della città e non solo un elenco di risorse prive di barriere architettoniche. Lungo l’itinerario, oltre a monumenti, chiese e palazzi, è possibile visitare luoghi come botteghe o caffè storici, che sono tipici di questa città e possono essere fruiti anche attraverso l’udito o l’olfatto, il tatto o il gusto - oltre alla vista - offrendo dunque un’esperienza sensoriale a tutto tondo.
L’itinerario, costituito dai punti di interessi (Point of Interest – POI) e dai relativi collegamenti (connettori), è stato individuato tenendo conto delle esigenze di mobilità in autonomia di persone che usano ausili per il movimento (carrozzina, elettroscooter etc.) di persone che spingono carrozzine o passeggini per bambini, di persone che si muovono con strumenti per problemi di salute (respiratori), di persone con problemi di affaticamento. Altre esigenze considerate sono state quelle connesse alla deambulazione in sicurezza e al riconoscimento degli spazi per persone con problemi di tipo sensoriale e percettivo. Per agevolare l’autonoma percorribilità dell’itinerario da parte di persone sorde, è stato controllato che non siano presenti lungo il percorso elementi che possano costituire un serio ostacolo alla visione (il cosiddetto mascheramento visivo).
L’analisi tecnica del livello di fruibilità dell’itinerario è stata condotta utilizzando l’approccio user group o user experience per garantire una dinamica partecipativa e per la validazione dell’itinerario. Il gruppo di lavoro è composto da esperti di rilevazione e valutazione dell’accessibilità (strutturale, percettiva, comunicativa), da personale con competenze storico-culturali, da persone con disabilità o esigenze specifiche. Lo strumento di rilevazione dell’accessibilità è costituito da un questionario strutturato e dettagliato, calibrato anche sulle esigenze di persone con disabilità motoria, sensoriale e con necessità specifiche. Tale strumento è in linea con le tendenze internazionali e in particolare con lo standard qualitativo della League of Historical Cities (LHAC) implementandolo degli aspetti e degli elementi specifici della realtà normativa italiana.
L’App è disponibile per iOS e Android.
L’APP è scaricabile dal sito www.torinotourforall.it o dagli store.
I testi di App, sito web e video sono realizzati in italiano e in inglese.
Impostazioni
L’App permette di scegliere l’impostazione di fruibilità preferita rispetto alle proprie esigenze: Mobilità, Ipovedenti, Non vedenti e Uditiva.
Nella modalità “Mobilità” sono a disposizione informazioni relative al percorso da seguire (in modalità small e dettagliata), alle caratteristiche delle pavimentazioni e degli attraversamenti pedonali e alle indicazioni sull’accessibilità dei punti di interesse nonché la disponibilità di servizi igienici e punti ristoro accessibili lungo l’itinerario.
Nella modalità “Ipovedenti” i testi sono scalabili con possibilità di ingrandimento o diminuzione del carattere senza ricorso a sfondi o colori.
Nella modalità “Non vedenti” è presente la descrizione audio dei punti di interesse e dei percorsi di collegamento (connettori) con le caratteristiche della mappa sequenziale, attraverso il sistema integrato agli smartphone e ai tablet. La mappa sequenziale consiste in una dettagliata lista di informazione o di azioni, utili all’autonoma percorribilità da parte di non vedenti, da consultare sia “a tavolino”, per conoscere le caratteristiche del percorso, sia durante l’attività deambulatoria.
Nella modalità “Uditiva” sono presenti i video dei singoli Punti di Interesse con la descrizione in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la sotto-titolazione in italiano e inglese.
Percorsi
L’APP presenta un percorso circolare (partenza/arrivo in piazza Castello) rappresentativo dei principali aspetti e delle diverse “anime” del capoluogo sabaudo.
L’itinerario è spazialmente circoscritto per essere percorso in circa tre ore e mezza ed è costituita da tre sotto-percorsi che permettono di spezzare l’itinerario in funzione del tempo a disposizione e dell’eventuale affaticamento.
I tre sotto-percorsi sono: Quadrilatero, San Carlo e Via Po. Lungo il percorso sono stati individuati 30 punti d’interesse (Point of Interest – POI) che raccontano i diversi aspetti della città: storia, tradizioni, palazzi e chiese, locali e botteghe storiche, vocazione al contemporaneo.
Tutti i materiali sono anche scaricabili dal sito (www.torinotourforall.it), dove si possono trovare anche le mappe disegnate in modalità visivo-tattili (adatte alla stampa in rilievo in stereocopy) dei principali Punti di Interesse e le guide al percorso con documentazione fotografica (pavimentazioni, attraversamenti pedonali,elementi significativi per la percezione tattile etc.).
Turismo per tutti: bacino d’utenza, dati, mete preferite.
Sotto il profilo qualitativo, il turismo per tutti è attento a esigenze e aspettative delle persone con difficoltà fisiche e motorie, di coloro che usano carrozzine a ruote o altri ausili per il movimento, di coloro che hanno ridotta mobilità (arti superiori e inferiori, tronco etc.), di chi si affatica facilmente o non deve fare sforzi e fatica, di chi ha difficoltà o impossibilità legate all’aspetto sensoriale (non vedenti, ipovedenti, sordi, ipoudenti etc.), di chi ha difficoltà cognitive e difficoltà a capire e a farsi capire, di persone con disagio psichico, di coloro che hanno allergie e intolleranze alimentari e ambientali, di anziani e persone fragili, di adulti o famiglie con bambini piccoli, di persone con malattie croniche, di persone che hanno subito trapianti, di persone con animali da compagnia, di problemi di comprensione linguistica, di persone provenienti da ambiti culturali diversi e così via.
Sotto il profilo quantitativo occorre dire che la raccolta dei dati sui turisti con disabilità e con esigenze specifiche è affare complesso e delicato proprio per la sua ricaduta su iniziative e investimenti. C’è molta difficoltà ad avere stime precise a causa della varietà e della eterogeneità del mondo della disabilità e delle esigenze specifiche.
In Italia, alcuni primi dati importanti risalgono alla fine del secolo scorso: nel 1997 viene avviato il progetto Italia per tutti della Direzione Generale del Turismo del Ministero delle Attività Produttive, come strumento per la promozione delle vacanze per i turisti con esigenze specifiche. I dati che elencherò sono tratti dalla ricerca del 1999 realizzata dalla società ITER su commissione dell’ENEA nell’ambito del progetto STARe “Studio sulla domanda di turismo accessibile”: questa indagine è inserita nel progetto Italia per tutti.
Il 55% degli italiani fa almeno un viaggio all'anno e si tratta, rispetto al momento dell'indagine, di più di una trentina di milioni di persone. Di queste, il 3% (circa 900.000 persone) ha esigenze specifiche. Questa stima non include nelle esigenze specifiche le fasce estreme di età, le persone con intolleranze e le allergie, le persone con disagio psicologico e relazionale: è quindi un dato indubbiamente sottostimato.
Sempre l’indagine evidenzia che i tipi di necessità dei turisti con esigenze specifiche riguardano soprattutto aspetti collegati all’alimentazione (diete), intolleranze o allergie di tipo ambientali, necessità motorie, necessità connesse alla sfera sensoriale.
Nel complesso le difficoltà che emergono come le più rilevanti sono: la reperibilità di strutture e del personale sanitario, l’accessibilità ai mezzi di trasporto, l’accessibilità ai servizi.
Dati più recenti, esposti alla fiera vicentina del turismo accessibile Gitando.All del 2011 da Angelika Laburda esponente dell’ENAT (la Rete Europea per il Turismo accessibile, di cui sia la CPD sia IsITT fanno parte), dicono che in Europa il mercato potenziale del turismo accessibile interessa 89 milioni di persone con disabilità. Tale dato non contempla le persone in condizioni di disabilità temporanea o i genitori che viaggiano con le carrozzine dei bambini e che possono avere lo stesso bisogno di accessibilità. Bisogna considerare che per alcune disabilità gravi, nella stima va contato un accompagnatore. Si arriva a una cifra di circa 127,5 milioni di persone. Indubbiamente è, al di là di tutte le altre considerazioni, un bel mercato.
Occorre però sottolineare che parte di queste persone restano turisti potenziali non tanto perché rinunciano al turismo, perché ostacolati dalle condizioni di funzionamento del proprio corpo o dalla inaccogliente configurazione di spazi e servizi, quanto piuttosto perché non sono raggiunti da informazioni adeguate. E’ quindi estremamente importante rendere accessibile le informazioni sull’offerta.
Dai dati dei progetti CARE “Città Accessibili delle regioni Europee” degli anni 2004-2006 e STARe (“Studio sulla domanda di turismo accessibile”, Indagine ENEA-ITER del 1999), le preferenze si dividono in parti abbastanza equilibrate: indicativamente il 35% per montagne e colline, il 35% per il mare e il 30% per le città d'arte. Quest’ultimo settore è certamente il più articolato e probabilmente il più avanzato per quanto riguarda l’accessibilità, che è innalzata dall'offerta museale, che – specie nelle realizzazioni più grandi e nei centri urbani – raggiunge buoni, se non eccellenti, livelli di accessibilità delle strutture e dei contenuti. Sempre dalle indagini sopra citate emerge che sono considerati particolarmente importanti e quindi in grado di influenzare le scelte i seguenti aspetti, indicati come essenziali: la cordialità e la disponibilità delle persone, l’assenza di barriere architettoniche, i trasporti pubblici efficienti e accessibili.
Non si deve dimenticare che solo il 17% dei potenziali turisti con disabilità viaggia davvero; il rimanente 83% rappresenta il complesso dei turisti potenziali, che in taluni casi rinunciano a viaggiare per mancanza di informazioni sufficienti o adeguate sulla filiera dell’accessibilità nei vari momenti del viaggio: dalla preparazione ai trasporti al soggiorno al ritorno. Come già evidenziato, è molto importante: comunicare correttamente l’accessibilità, evitare di formulare giudizi, aggiornare costantemente, ricorrere a modalità comunicative differenziate e inclusive.
Dal turismo accessibile al turismo per tutti, di tutti, con tutti.
La nuova frontiera è proprio quella di evitare di associare, o peggio circoscrivere, il tema della fruibilità turistica esclusivamente al segmento del turismo accessibile superando la logica del prodotto “dedicato ai disabili” “prodotto per disabili” (stanza, ingresso, sentiero, pacchetto turistico etc. per disabili) ed evitando di delegare la sua promozione e il suo sviluppo all’intraprendenza di alcune associazioni che, con tutte le difficoltà e i limiti del caso, si improvvisano operatori turistici o all’impegno di alcuni operatori che si specializzano nel settore. L’obiettivo da perseguire dovrebbe essere il salto culturale dal turismo accessibile al turismo per tutti, non un segmento specifico di prodotto destinato alle persone con disabilità ma la capacità di considerare progressivamente, in tutte le proposte turistiche, la possibilità di partecipazione attiva e soddisfacente dei turisti con esigenze specifiche. Si tratta di creare maggior conoscenza e consapevolezza negli operatori turistici e culturali per riuscire ad affrontare il requisito dell’accessibilità e della progettazione universale come un elemento strategico per innalzare la qualità della propria offerta. La ricerca di una migliore fruibilità per tutti andrebbe vista non solo come un fastidioso vincolo, ma come un’opportunità per ampliare i propri orizzonti, per guardare e considerare la propria offerta da punti di vista nuovi.
Forse è giunto il momento di superare la logica dei progetti, dei premi e delle dichiarazioni d’intenti sul turismo accessibile a favore di politiche e strategie per un turismo per tutti, fondate sull’integrazione e la collaborazione tra diverse professionalità. Un percorso che, per essere efficace, dovrebbe essere condiviso da operatori turistici e culturalii, professionisti dell’accessibilità e mondo dell’associazionismo accomunati dalla volontà di muoversi, con competenza e serietà, in un processo di progressivo miglioramento della fruibilità turistica: una strada forse difficile e poco battuta ma sicuramente stimolante e necessaria.
Ricerche e siti web sul turismo per tutti.
Le più importanti ricerche sul turismo per tutti sono presenti soprattutto a livello europeo e internazionale., nell’ambito del European Network for Accessible Tourism (ENAT) (http://www.accessibletourism.org/) o dell’organizzazione internazionale World Tourism Organization (UNWTO) (http://ethics.unwto.org/en/content/accessible-tourism).
In Italia nel 2013 è stato pubblicato il testo “Accessibile è meglio – Primo Libro Bianco sul Turismo per Tutti in Italia 2013”, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione col Comitato per la Promozione e il Sostegno del Turismo Accessibile.
Altro testo “Viaggiare senza limiti: il Turismo per tutti in Europa – Travel without limits: Tourism for All in Europe” è una raccolta di saggi e contributi dei principali esponenti, nazionali e internazionali, del turismo accessibile. E’ stato realizzato nel 2010 dall’ Istituto Italiano per il Turismo per Tutti con il contributo della Fondazione CRT di Torino.
Molto numerosi sono i siti web che si occupano di turismo per tutti, secondo diverse declinazioni.
Alcuni siti, come quello dell’Istituto Italiano per il Turismo per Tutti (http://www.isitt.it/it/) sono impegnati nella promozione, nella diffusione e nell’attuazione di una concreta “cultura dell’accessibilità turistica”, offrendo consulenza e supporto tecnico in un'ottica “for All”.
Alcuni siti valutano l’accessibilità, propongono check list, questionari o strumenti analoghi di rilevazione e di valutazione, danno “marchi di accessibilità” (che perlopiù sono di tipo volontario e non riconosciuti a livello di disposizioni normative locali o nazionali), danno informazioni su iniziative ed eventi accessibili, su strutture, percorsi, itinerari, mezzi di trasporto etc. accessibili. A titolo puramente indicativo se ne citano alcuni:
http://www.turismabile.it/; http://www.trentinopertutti.it/; http://www.villageforall.net/it; http://www.altoadigepertutti.it/; http://www.turismoaccessibilefvg.it/; www.fondazioneamato.it.
Altri siti, alcuni dei quali nati nell’ambito di associazioni di volontariato o di promozione sociale, danno utilissime informazioni e report su viaggi accessibili e sui diversi elementi che compongono “la catena dell’accessibilità”, spesso sperimentati direttamente da persone con disabilità, non trascurando anche informazioni su eventi e iniziative accessibili relativi al turismo. Sempre a titolo indicativo si ricordano: http://www.diversamenteagibile.it/; http://turismoaccessibile.venere.com/; http://www.turismosenzabarriere.it/; http://www.rotellando.it/; http://www.cosyforyou.org/; http://www.handytravel.eu.
Tour operator o comunque operatori turistici (come http://www.turismoaccessibileitalia.it/; http://www.mondopossibile.com/ affrontano questo tema.
Altri siti, soprattutto di associazioni o di enti istituzionali (come l’INAIL) hanno sezioni dedicate al turismo per tutti (indicativamente si citano: http://www.disabili.com/; http://www.superando.it/; http://www.sociale.it/.
Esistono blog dedicati al turismo per tutti (http://www.italiaccessibile.it/) o che, al loro interno, hanno un settore dedicato a questo argomento (http://invisibili.corriere.it/).
Infine si ricorda che presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è stato istituito un Comitato per la Promozione del Turismo Accessibile che ha il compito primario di elaborare delle iniziative volte a favorire l'accesso e la fruibilità della esperienza turistica a tutti i cittadini.
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Approfondimenti:
Accessibile è meglio
Eugenia Monzeglio, Istituto Italiano per il Turismo per tutti