Roma – mobilità dolce
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Articolo a cura di:
Federico Massimo Ceschin
A fine novembre, con la terza edizione del meeting internazionale “All Routes lead to Rome – Tutti gli Itinerari portano a Roma”, sono chiamati a raccolta gli Itinerari, le Rotte, i Cammini e le Ciclovie. Nella direzione delle “Eredità culturali” della Convenzione di Faro, “la mobilità dolce, con il suo portato di lentezza, autenticità, identità, ricerca di bellezza e valorizzazione delle differenze, può incoraggiare la diffusione di modelli di fruizione capaci di stimolare l’appartenenza e una nuova stagione di valorizzazione dei beni culturali che parta dalle persone”.
Come pensare di attivare nuove forme di sviluppo capaci di generare filiere produttive e occupazione qualificata a partire dalla cultura e dalla bellezza?
Una occasione di confronto e di riflessione è offerta dalla terza edizione di “All Routes lead to Rome – Tutti gli Itinerari portano a Roma”, Meeting internazionale degli Itinerari, delle Rotte, dei Cammini e delle Ciclovie, evento ufficiale dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.
L’iniziativa si svolgerà a Roma, in modalità diffusa presso numerose sedi e con un programma che – oltre ai seminari, ai convegni e ai momenti di confronto – presenta una serie di opportunità: aperture straordinarie, visite guidate, passeggiate letterarie, cammini, cicloescursioni, come anche spettacoli di musica antica e sacra. Dieci giornate di appuntamenti – dal 16 al 25 novembre – per celebrare il patrimonio culturale attraverso la mobilità dolce, che può rappresentare una grande opportunità per diversificare l’offerta, a partire dalla prossimità, dai cittadini. Ben oltre il turismo balneare e delle Città d’arte, l’approccio può contribuire a realizzare una stabile crescita economica e sociale attraverso l’integrazione di molteplici risorse naturali, paesaggistiche e artistiche, assieme alle risorse tecniche, finanziarie, culturali, sociali e imprenditoriali presenti in ciascuna comunità locale. Solo un approccio sistemico che realizzi filiere di prodotto con soggetti pubblici, privati ed ecclesiastici, potrà consentire di promuovere strategie organiche ed efficaci, orientate a nuovi flussi di domanda connessi all’ambiente, alla natura, allo sport, alle nuove forme di spiritualità emergenti, alla cura del corpo e della persona.
“All Routes lead to Rome” ha una formula itinerante e diffusa, che spazia dai luoghi canonici della cultura – quali Palazzo Massimo, Museo Nazionale Romano, o Villa Celimontana – ad altri meno noti e consueti, fino a raggiungere le sedi del Parco Archeologico dell’Appia antica, i Parchi e i giardini di Roma. Senza dimenticare i luoghi sacri, come le Basiliche del Celio, aperte la sera per ospitare concerti di musica antica e armonie barocche. Non solo convegni, incontri, seminari tecnici e presentazioni, dunque, ma un fitto programma che coinvolge Roma Capitale e i suoi Municipi, per diventare elemento di connessione con le forze attive della società civile e stimolare riflessioni sull’importanza della mobilità lenta e dei beni comuni per la qualità della vita.
I nuovi orientamenti della domanda internazionale richiedono decisi investimenti in direzione della sostenibilità dei flussi turistici. Mentre le coste in agosto e le Città più celebrate sono preda dei fenomeni di overtourism, vi sono larghe parti del Paese che continuano ad essere considerate “minori”, soprattutto nel Mezzogiorno e nelle Aree interne, che rappresentano immense riserve di valore.
Appartiene al medesimo paradosso stridente la grande incertezza che contraddistingue le professioni del turismo, in particolare le guide (turistiche, cicloturistiche, ambientali, ecc.) e gli accompagnatori dei gruppi: professioni in forte sviluppo che potrebbero indicare un percorso di superamento dell’attuale crisi occupazionale, mentre si insiste ad additare intere generazioni di aver intrapreso una specializzazione “debole” (i laureati in lettere, filosofia, storia dell’arte, architettura, che dovrebbero essere considerati i migliori interpreti del patrimonio e i più qualificati ciceroni).
Il Meeting con oltre 50 itinerari aderenti e un partenariato che coinvolge oltre un centinaio di realtà nella costruzione di “tavoli delle competenze” intende gettare semi nella direzione indicata dalla Convenzione di Faro: non un patrimonio culturale asettico, lontano o indifferente, ma elemento capace di determinare i progetti e gli orientamenti della vita, a livello personale e sociale, culturale e politico, economico e scientifico, verso “comunità di eredità”.
La mobilità dolce, con il suo portato di lentezza, autenticità, identità, tutela della natura, ricerca di bellezza e valorizzazione delle differenze, può incoraggiare la diffusione di modelli di fruizione capaci di stimolare l’appartenenza e una nuova stagione di valorizzazione dei beni culturali che parta dalle persone.
Il programma completo delle iniziative è costantemente aggiornato sul sito di All Routes lead to Rome – Tutti gli Itinerari portano a Roma , dove si trova anche il modulo di accredito per le iniziative: oltre i convegni, le assemblee e i seminari, sono proposte attività all'aria aperta, spettacoli, aperture straordinarie, visite guidate, passeggiate letterarie, cicloescursioni, giornate nei Parchi e momenti di convivio.
Come pensare di attivare nuove forme di sviluppo capaci di generare filiere produttive e occupazione qualificata a partire dalla cultura e dalla bellezza?
Una occasione di confronto e di riflessione è offerta dalla terza edizione di “All Routes lead to Rome – Tutti gli Itinerari portano a Roma”, Meeting internazionale degli Itinerari, delle Rotte, dei Cammini e delle Ciclovie, evento ufficiale dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.
L’iniziativa si svolgerà a Roma, in modalità diffusa presso numerose sedi e con un programma che – oltre ai seminari, ai convegni e ai momenti di confronto – presenta una serie di opportunità: aperture straordinarie, visite guidate, passeggiate letterarie, cammini, cicloescursioni, come anche spettacoli di musica antica e sacra. Dieci giornate di appuntamenti – dal 16 al 25 novembre – per celebrare il patrimonio culturale attraverso la mobilità dolce, che può rappresentare una grande opportunità per diversificare l’offerta, a partire dalla prossimità, dai cittadini. Ben oltre il turismo balneare e delle Città d’arte, l’approccio può contribuire a realizzare una stabile crescita economica e sociale attraverso l’integrazione di molteplici risorse naturali, paesaggistiche e artistiche, assieme alle risorse tecniche, finanziarie, culturali, sociali e imprenditoriali presenti in ciascuna comunità locale. Solo un approccio sistemico che realizzi filiere di prodotto con soggetti pubblici, privati ed ecclesiastici, potrà consentire di promuovere strategie organiche ed efficaci, orientate a nuovi flussi di domanda connessi all’ambiente, alla natura, allo sport, alle nuove forme di spiritualità emergenti, alla cura del corpo e della persona.
“All Routes lead to Rome” ha una formula itinerante e diffusa, che spazia dai luoghi canonici della cultura – quali Palazzo Massimo, Museo Nazionale Romano, o Villa Celimontana – ad altri meno noti e consueti, fino a raggiungere le sedi del Parco Archeologico dell’Appia antica, i Parchi e i giardini di Roma. Senza dimenticare i luoghi sacri, come le Basiliche del Celio, aperte la sera per ospitare concerti di musica antica e armonie barocche. Non solo convegni, incontri, seminari tecnici e presentazioni, dunque, ma un fitto programma che coinvolge Roma Capitale e i suoi Municipi, per diventare elemento di connessione con le forze attive della società civile e stimolare riflessioni sull’importanza della mobilità lenta e dei beni comuni per la qualità della vita.
I nuovi orientamenti della domanda internazionale richiedono decisi investimenti in direzione della sostenibilità dei flussi turistici. Mentre le coste in agosto e le Città più celebrate sono preda dei fenomeni di overtourism, vi sono larghe parti del Paese che continuano ad essere considerate “minori”, soprattutto nel Mezzogiorno e nelle Aree interne, che rappresentano immense riserve di valore.
Appartiene al medesimo paradosso stridente la grande incertezza che contraddistingue le professioni del turismo, in particolare le guide (turistiche, cicloturistiche, ambientali, ecc.) e gli accompagnatori dei gruppi: professioni in forte sviluppo che potrebbero indicare un percorso di superamento dell’attuale crisi occupazionale, mentre si insiste ad additare intere generazioni di aver intrapreso una specializzazione “debole” (i laureati in lettere, filosofia, storia dell’arte, architettura, che dovrebbero essere considerati i migliori interpreti del patrimonio e i più qualificati ciceroni).
Il Meeting con oltre 50 itinerari aderenti e un partenariato che coinvolge oltre un centinaio di realtà nella costruzione di “tavoli delle competenze” intende gettare semi nella direzione indicata dalla Convenzione di Faro: non un patrimonio culturale asettico, lontano o indifferente, ma elemento capace di determinare i progetti e gli orientamenti della vita, a livello personale e sociale, culturale e politico, economico e scientifico, verso “comunità di eredità”.
La mobilità dolce, con il suo portato di lentezza, autenticità, identità, tutela della natura, ricerca di bellezza e valorizzazione delle differenze, può incoraggiare la diffusione di modelli di fruizione capaci di stimolare l’appartenenza e una nuova stagione di valorizzazione dei beni culturali che parta dalle persone.
Il programma completo delle iniziative è costantemente aggiornato sul sito di All Routes lead to Rome – Tutti gli Itinerari portano a Roma , dove si trova anche il modulo di accredito per le iniziative: oltre i convegni, le assemblee e i seminari, sono proposte attività all'aria aperta, spettacoli, aperture straordinarie, visite guidate, passeggiate letterarie, cicloescursioni, giornate nei Parchi e momenti di convivio.
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