Firenze. La trecentesca Cappella Rucellai, che custodisce il Tempietto del Santo Sepolcro di Leon Battista Alberti, è stata riaperta al pubblico domenica. Restaurata con il sostegno totale della Fondazione Marini, l'opera entra così a far parte del percorso di visita del museo Marino Marini, grazie all’apertura di un passaggio interno posizionato sul lato sinistro della navata centrale della Cappella, parte del complesso della Chiesa di San Pancrazio. Realizzato nel 1467 e copia in scala del tempietto di Gerusalemme, il Sacello dei Rucellai è composto da un’unica camera sepolcrale, contenente una lastra in marmo funeraria. All'inizio del XIX secolo la chiesa divenne sala d’estrazione dell’Imperiale lotteria di Francia, mentre la cappella subì una serie di modifiche tali da esigere i primi interventi conservativi nel 1965, proseguiti poi tra il 1976 e il 1980. Negli anni seguenti la cappella Rucellai è stata aperta al pubblico in modo saltuario, senza prevedere adeguati controlli manutentivi: per tali motivi la Soprintendenza per i beni architettonici ed il paesaggio di Firenze ha deciso di intervenire con un ulteriore restauro che ha consentito tra gli altri il recupero degli intonaci, il controllo del livello di umidità interno e l'installazione di un sistema d'illuminazione studiato ad hoc.

da Il Giornale dell'Architettura, edizione online, 19 febbraio 2013