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Nuove rotte tra l’Africa e Venezia

  • Pubblicato il: 29/07/2011 - 09:35
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Stefania Crobe
Art Enclosures 2011

Venezia. La Fondazione di Venezia presenta la «IV residenza Art Enclosures – Confini d’arte Residenze per artisti internazionali a Venezia», pensata per favorire conoscenza, scambio interculturale e promozione di opere di giovani artisti africani emergenti e per supportarne crescita e talento attraverso uno specifico programma di attività.

Avviato nel 2008, Art Enclosures ha visto nelle precedenti edizioni la partecipazione di sei artisti: Evarist Fabian Chikawe (Tanzania), Mambakwedza Mutasa (Zimbabwe), Samuel Githui (Kenia), Victor Mutelekesha (Zambia), Jabulani Maseko (Repubblica Sudafricana) e Kiluanji Kia Henda (Angola), che sono entrati in contatto con la ricchezza della cultura veneziana producendo durante la loro residenza 37 opere, esposte in tre grandi mostre in spazi istituzionali di rilievo.

Protagoniste della IV edizione sono invece Victoria Samuel Udondian, nigeriana del 1982 e Tamlyn Young, sudafricana del 1978. Due artiste selezionate tra le oltre 145 proposte vagliate dal comitato scientifico di progetto, presieduto da Simon Njami, curatore, scrittore e studioso dell’Arte Africana di fama internazionale, che ha curato nel 2007 il primo Padiglione Africano della Biennale di Venezia.

Le due giovani artiste resteranno a Venezia per tre mesi; usufruendo di una borsa di studio seguiranno uno specifico programma fatto di atelier e laboratori presso la Facoltà di Design e Arti dell’Università Iuav di Venezia e di incontri e confronto con artisti, studiosi, esperti del settore, visitando gallerie d’arte e alcuni delle principali mostre e musei del territorio, grazie alla collaborazione con l’Associazione E.
Un ricco programma formativo, coordinato da tutor di settore, che favorirà interconnessioni con il tessuto culturale della città, costituendo per le due artiste un momento di crescita e ricerca.

Le relazioni con la comunità artistica locale, inoltre, favoriranno connessioni concrete con il patrimonio veneziano, dove risiede l’intreccio di civiltà lontane. Le giovani artiste indagheranno l’assetto urbano della città di Venezia, il contesto, l’ambiente, la sua storia e le sue culture.

Sostenere e promuovere l’apprendimento di artisti provenienti da culture lontane è impegno costante della Fondazione di Venezia, che mira a stabilire, attraverso processi educativi e formativi, nuove interconnessioni e mappature mentali a partire dalla complessità della città.

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