NOTIZIE IN BREVE DAL MONDO DELLE FONDAZIONI
>>> Fondazione Prada inaugura la Torre e nomina il nuovo direttore >>> Con il bando ‘Not&Sipari’ Fondazione CRT eroga 1,5 milioni a 129 eventi di spettacolo dal vivo >>> Campagna crowdfunding della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana di Novara per la ristrutturazione del foyer >>> A Latina FARE SPAZIO #2, dove arte e cultura rigenerano >>> Per Compagnia di San Paolo, nel 2017 proventi ed erogazioni ancora in crescita >>> Fondazione CRC chiude il 2017 con oltre 43milioni di esercizio
Fondazione Prada inaugura la Torre e nomina il nuovo direttore
Da venerdì scorso, 20 aprile 2018, è aperta al pubblico la Torre della Fondazione Prada, l'edificio che segna il completamento della sede di Milano progettata da Rem Koolhaas con Chris van Duijn e Federico Pompignoli dello studio OMA.
La Torre, alta 60 metri, è realizzata in cemento bianco strutturale a vista. Ciascuno dei nove piani della Torre offre una percezione inedita degli ambienti interni attraverso una specifica combinazione di tre parametri spaziali: pianta, altezza e orientazione. Metà dei livelli si sviluppa infatti su base trapezoidale, gli altri su pianta rettangolare. L’altezza dei soffitti, crescente dal basso all’alto, varia dai 2,7 metri del primo piano agli 8 metri dell’ultimo livello.
Le facciate esterne sono caratterizzate da una successione di superfici di vetro e cemento, che attribuiscono così ai diversi piani un’esposizione alla luce sul lato nord, est o ovest, mentre l’ultima sala espositiva è dotata di luce zenitale. Il lato sud della Torre presenta una struttura diagonale che la unisce al Deposito, dentro la quale si inserisce un ascensore panoramico.
All’interno dei sei livelli espositivi della Torre inaugura il progetto ‘Atlas’ nato da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant. Riunisce opere della Collezione Prada in una successione di spazi che accolgono assoli o confronti, creati per assonanza o contrasto, tra artisti come Carla Accardi e Jeff Koons, Walter De Maria, Mona Hatoum ed Edward Kienholz and Nancy Reddin Kienholz, Michael Heizer e Pino Pascali, William N. Copley e Damien Hirst, John Baldessari e Carsten Höller.
L’insieme dei lavori esposti, realizzati tra il 1960 e il 2016, rappresenta una possibile mappatura delle idee e delle visioni che hanno guidato la formazione della collezione e le collaborazioni con gli artisti che hanno contribuito allo sviluppo delle attività della fondazione nel corso degli anni.
Il ristorante ‘Torre’, ospitato al sesto piano della nuova costruzione, accoglie arredi originali del “Four Seasons Restaurant” di New York progettato da Philip Johnson nel 1958, elementi dell’installazione di Carsten Höller The Double Club (2008-2009), tre sculture di Lucio Fontana - due ceramiche policrome Cappa per caminetto (1949) e Pilastro (1947) e un mosaico a pasta di vetro e cemento Testa di medusa (1948-54) - e una selezione di quadri di William N. Copley, Jeff Koons, Goshka Macuga e John Wesley.
Ispirandosi alla tradizione del ristorante italiano, le pareti presentano piatti d’artista realizzati per il ristorante da John Baldessari, Thomas Demand, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Elmgreen & Dragset, Joep Van Lieshout, Goshka Macuga, Mariko Mori, Tobias Rebherger, Andreas Slominski, Francesco Vezzoli e John Wesley.
La terrazza sul tetto dell’edificio è concepita come uno spazio flessibile che accoglie un bar. È caratterizzata dalla decorazione optical in bianco e nero del pavimento e da un rivestimento del parapetto in specchi che crea un effetto di riflessione, in grado di eliminare visivamente la barriera tra lo spazio e la vista a 360 gradi sulla città di Milano.
Pochi giorni dopo l’inaugurazione della Torre, il 24 aprile, Cristian Valsecchi è nominato direttore generale della Fondazione Prada. A lui l’incarico di soprintendere la gestione e le diverse funzionalità della Fondazione in tutti i suoi settori di attività. Valsecchi nasce a Bergamo nel 1974, città in cui svolge l’attività di docente in Economia dei Beni e delle Attività Culturali all’Università degli Studi di Bergamo. Attualmente ricopre gli incarichi di segretario generale della Fondazione Torino Musei e di segretario generale dell’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI). Durante la sua carriera, ha ricoperto il ruolo di amministratore unico di Artissima dal 2015 al 2018, è stato direttore generale di Palazzo Grassi e Punta della Dogana durante il 2012 sin al 2014, direttore operativo della GAMeC di Bergamo dal 2011 al 2012. Tra il 2006 ed il 2011, svolse il ruolo di project manager del MART di Trento e Rovereto, ed infine responsabile Affari Generali della GAMeC di Bergamo dal 2000 al 2005. Da ricordare, infine, le attività di consulenza per conto di amministrazioni pubbliche e private nell’ambito dello sviluppo gestionale e strategico museale.
Con il bando ‘Not&Sipari’ Fondazione CRT eroga 1,5 milioni a 129 eventi di spettacolo dal vivo
Not&Sipari è il progetto della Fondazione CRT che sostiene gli eventi di musica, teatro e danza realizzati in Piemonte e Valle d’Aosta. Il progetto si rivolge ad associazioni non profit, enti locali e istituti didattici di alta formazione che promuovono sia grandi kermesse, sia iniziative di rilevanza locale: l’obiettivo del progetto è la diffusione capillare delle manifestazioni sul territorio, favorendo la crescita qualitativa delle produzioni, il coinvolgimento dei giovani artisti nel circuito professionistico, l’avvicinamento di nuove fasce di pubblico e il senso di aggregazione nelle comunità di cittadini.
La Fondazione CRT ha assegnato una rima tranche pari a 1,5 milioni di euro a 129 eventi di musica, teatro e danza, in programma tra maggio e ottobre in Piemonte e Valle d’Aosta.
Not&Sipari ha sostenuto negli ultimi tre anni 518 iniziative, per un importo complessivo di oltre 6 milioni di euro.
A beneficiare del sostegno fino a 40.000 euro di Not&Sipari 2018 sono associazioni non profit, enti locali e istituti didattici di alta formazione che promuovono sia grandi rassegne sia eventi di rilevanza locale, toccando capillarmente tutto il territorio del Piemonte e la Valle d’Aosta.
Nel Torinese hanno vinto il bando il ‘Kappa FuturFestival’ nella futuristica location di Parco Dora a Torino, il ‘Ritmika Music Festival’ di Moncalieri, il Festival Internazionale di teatro di strada ‘Lunathica’, ‘Teatro diffuso’ della Compagnia di Musica Teatro Accademia dei folli, il progetto di teatro di comunità ‘In Festival’, dedicato alle periferie interculturali e la rassegna annuale di ‘Rive-Gauche Concerti Musiche in Mostra’.
Nel Cuneese, tra i numerosi eventi sostenuti, la decima edizione del Festival agri-rock ‘Collisioni’, il progetto ‘La Musica Barocca e classica in Piemonte’ e contaminazioni varie, il ‘Festival Back to Bach’ dell’Accademia Maghini, la stagione musicale ‘i Suoni della pietra’ di Bergolo, il Festival internazionale di teatro di figura ‘Burattinarte Summertime’.
Nell’Astigiano tra i vincitori figurano ‘Astiteatro 40’, ‘Asti in Musica’, il Festival dell'arte di strada ‘SaltiNpiazza’ di Viarigi, il festival ‘Moncalvo in danza’ e ‘Cunté Munfrà - dal Monferrato al mondo’, appuntamento per la valorizzazione e promozione della conoscenza del patrimonio linguistico e culturale del Piemonte.
Nel territorio di Novara tra i progetti sostenuti, il ‘NovaraJazz’, con un consolidato mix di concerti, mostre, installazioni, presentazioni letterarie, il progetto di cittadinanza culturale ‘Teatro sull’Acqua’, che porta gli spettatori sulle rive del Lago Maggiore, il ‘Novara Gospel Festival’ che negli anni è diventato l’appuntamento più atteso di questo genere musicale, vincendo i Gospel Music Awards come miglior evento Gospel in Italia.
In provincia di Verbania hanno ottenuto un contributo le settimane musicali dello ‘Stresa Festival’, nella suggestiva cornice del Lago Maggiore e il Festival d'arte ‘Teatri di Pietra’, che offre spettacoli di teatro, danza, musica e giocoleria nel cuore delle frazioni del borgo ossolano.
Tra le proposte dell’Alessandrino a ricevere i contributi figurano il concorso internazionale di chitarra classica ‘Michele Pittaluga’, i Festival musicali Lavagnino ‘Musica e cinema’ e ‘Valenza Jazz’; nel Vercellese i Concorsi internazionali ‘Valsesia Musica’ e ‘Valsesia Musica Juniores’, così come le iniziative musicali all’interno della 42esima edizione di Alpàa, manifestazione di grande rilievo che porta
ogni anno a Varallo circa 200.000 persone; a Biella il festival musicale Piedicavallo, il festival internazionale di arte di strada Ratataplan e il progetto ‘Suoni in movimento’.
In Valle d’Aosta i contributi sono andati al Festival internazionale di musica, arte e cultura ‘Celtica’ e il progetto ‘CHAMOISic’.
Campagna crowdfunding della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana di Novara per la ristrutturazione del foyer
La Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana partecipa con un progetto di recupero e di valorizzazione alla campagna di crowdfunding lanciata da Regione Piemonte/Eppela che ha deciso di premiare i progetti culturali del territorio più meritevoli, dedicandogli uno spazio privilegiato per la raccolta fondi.
Il Teatro Faraggiana ha così la possibilità di portare avanti il progetto di ristrutturazione del suo foyer in collaborazione con i cittadini e tutti i suoi spettatori.
Il Teatro Faraggiana è uno spazio a misura d'uomo, un luogo aperto a tutti, un posto in cui poter conoscere persone con cui confrontarsi e creare qualcosa di nuovo. La Fondazione di partecipazione, nata nel 2016 ad opera di 12 cittadini novaresi, oggi conta 50 fondatori per una gestione totalmente privata del bene pubblico.
I fondi raccolti dalla campagna ‘Chi fa un foyer fa per tre!’ saranno utilizzati per la ristrutturazione del foyer, che al momento è uno spazio vuoto e di passaggio, strutturato in maniera antiquata e con un evidente problema acustico, a causa del quale questo spazio del teatro risulta inutilizzabile nonostante il suo grande potenziale. Il progetto prevede una trasformazione dal punto di vista strutturale a cui verranno aggiunte attrezzature audio e video necessarie a rendere lo spazio fruibile e adattabile a proposte polivalenti. L'obiettivo è quello di rendere il Teatro Faraggiana un luogo utilizzabile in ogni sua parte, permettendo così a tutta la città di Novara di farne uso per iniziative culturali, educative e di intrattenimento.
Donando una quota per la ristrutturazione del foyer si rivceveranno premi e agevolazioni da utilizzare all’interno del teatro stesso, durante le serate di spettacolo e negli orari di apertura della struttura.
E’ possibile avere informazioni aggiuntive riguardo al progetto tutti i giorni dalle ore 17 in biglietteria del teatro.
A Latina FARE SPAZIO #2, dove arte e cultura rigenerano
FARE SPAZIO #2 - LATINA: DALLA FONDAZIONE ALLA CONTEMPORANEITÀ è un incontro ideato e curato da Stefania Crobe, Marianna Fazzi, Massimo Palumbo e Renato Chiocca, promosso da IL MURO, seconda tappa del progetto FARE SPAZIO nato lo scorso anno dalle ricerche di SITI Laboratorio di immaginazione urbana e umana, SEMINARIA SOGNINTERRA, MAACK Kalenarte Museo all'Aperto d'Arte Contemporanea per avviare una importante riflessione sui processi dell'arte e delle pratiche artistiche nello spazio pubblico, sulla relazione con le architetture e il territorio pontino.
La seconda edizione di FARE SPAZIO, promossa da IL MURO e realizzata con il sostegno della Regione Lazio nell'ambito degli ‘Interventi per la conoscenza, il recupero e la valorizzazione delle città di Fondazione’, avrà luogo il 28 e il 29 aprile 2018 a Latina e porterà nuovamente a interrogarsi sulle pratiche di creazione e riappropriazione dello spazio pubblico attraverso l'arte, a esplorare i modi diversi di relazionarsi con il territorio, con la memoria storica e le identità contemporanee.
Al centro ancora una volta l'arte e la cultura, motori di cambiamento e dispositivi di conoscenza nei processi di rigenerazione urbana, capaci di portare i conflitti sociali su un piano in cui possono venir espressi, elaborati e trasformati dando vita a nuove progettualità condivise.
Ospiti del Festival Lievito anche quest’anno, FARE SPAZIO #2 ha inizio il 28 aprile con un momento di confronto che, dopo i saluti di Renato Chiocca, Direttore Artistico di Lievito, Gaia Palombo e Jamila Campagna, IL MURO, vedrà gli interventi di Massimo Rosolini, presidente Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Latina; Luciano De Bonis, docente Università degli Studi del Molise; Marco Omizzolo, sociologo delle migrazioni; Francesco Rosetti, storico dell’arte; Patrizia Santangeli, documentarista; Marco Valle, fotografo; Michele Porsia, architetto; Carlo De Meo, artista; Francesco Careri, Lorenzo Romito e Giulia Fiocca, collettivo Stalker.
La giornata continua con la presentazione di EURHOPE IN CERCA DELLA CITTADINANZA PLANETARIA con il collettivo Stalker_NoWorking: una camminata urbana attraverso i luoghi attuali, per vivere e attraversare lo spazio urbano e conoscerlo attraverso la pratica estetica del camminare.
All’interno di questa cornice è aperto – al fine di mappare le esperienze e i fermenti culturali del territorio pontino – un invito a ricercatori, practitioner, professionisti a partecipare attivamente all'incontro per presentarsi e riflettere in maniera aperta e critica sul rapporto tra arte e architettura, sul ruolo delle pratiche artistiche e delle sperimentazioni culturali, sul rapporto tra la città e la sua periferia territoriale.
L'evento prosegue il 29 aprile con appuntamento a Palazzo M con un’azione partecipativa aperta ai cittadini, condotta da Michele Porsia, architetto performer: ‘Come piante radicanti’, una performance di arte socio-comportamentale collettiva, parte del progetto internazionale Do you have any plant for your life?, in cui i cittadini saranno invitati a partecipare ad un’opera di piantumazione.
Per Compagnia di San Paolo, nel 2017 proventi ed erogazioni ancora in crescita
Il Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo ha approvato all’unanimità il Bilancio d’esercizio 2017 e ha deliberato l’accantonamento di 3,5 milioni di euro alla riserva per l’integrità del patrimonio, che si aggiunge agli oltre 50,6 milioni di euro destinati alla riserva obbligatoria, e di 30 milioni di euro al fondo di stabilizzazione delle erogazioni, che raggiunge così la consistenza complessiva di 340 milioni. Altri 10 milioni di euro sono stati accantonati per progetti pluriennali.
Nel corso del 2017, ottemperando alle indicazioni del Protocollo d’Intesa ACRI/MEF, è stata ridotta l’esposizione verso la Conferitaria: sono state venduti 264 milioni di azioni ISP con un corrispettivo complessivamente incassato pari a € 740 milioni e 140 milioni di plusvalenza contabile; di questi 79 mln sono stati imputati a Patrimonio Netto e 61 mln a Conto Economico.
Conto Economico positivo nonostante la svalutazione di Atlante: nel biennio 2016/2017 registrati i risultati migliori degli ultimi 10 anni
Gli oneri ordinari ammontano a 17,5 milioni di euro. Le imposte di €45,3 milioni per l’esercizio 2017, tengono conto della riduzione temporanea dell’aliquota IRES (nel 2017 è passata dal 27,5% al 24%) e del risparmio di circa 15 milioni dovuto all’art bonus e alle deduzioni e detrazioni (derivanti dalle erogazioni fatte a enti idi ricerca, a ONG nella cooperazione allo sviluppo, e altri), oltre a un credito di imposta di € 15,8 milioni derivante dagli stanziamenti al fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e un credito di imposta di € 2,2 milioni derivante dal contributo integrativo 2017 ai fondi speciali per il volontariato, da utilizzarsi in compensazione dei versamenti delle imposte dovute.
Nel 2017 la Compagnia ha stanziato 151 milioni di euro per erogazioni a valere sulle risorse 2017 e 26,4 mln a valere su risorse accantonate su esercizi precedenti, per un totale di 177,4 milioni di euro (nei quali sono inclusi i 15,8 mln per il Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile), con un incremento del 7,3% rispetto a quanto erogato nel 2016 (165,4 milioni) e + 23,5% rispetto al 2015 (143,6 milioni).
In particolare, gli stanziamenti per i settori di Attività Istituzionale sono stati così suddivisi: 78,56 mln di euro per le Politiche Sociali (corrispondenti al 44,3%); 45,66 mln di euro per il settore Ricerca, Istruzione e Sanità (25,7%); 30,2 mln di euro per Arte, attività e beni culturali (17%,); 11,25 mln a favore del settore Filantropia e Territorio (6,4%); 6 mln di euro per l’Innovazione culturale (3,3%), e 5,77 mln per i Programmi intersettoriali (3,3%).
Se guardiamo alle risorse complessivamente messe in moto per interventi di utilità sociale, possiamo sommare ai 177,4 mln di euro di stanziamenti nell’esercizio 2017 i 6,7 mln di euro per i Fondi per il Volontariato e 1,2 mln di euro per altri Fondi, toccando così i 185,3 milioni di euro.
Fondazione CRC chiude il 2017 con oltre 43milioni di esercizio
Approvato il Bilancio 2017 della Fondazione CRC: 27 milioni per l’attività istituzionale, tra cui 1,9 milioni al Fondo di stabilizzazione che sale a 46 milioni Patrimonio netto a quota 1,3 miliardi di euro, totale investimenti a valore di mercato a oltre 1,5 miliardi di euro, avanzo d’esercizio 2017 di 43,3 milioni di euro (in crescita rispetto al 2016, quando era a 33,9 milioni), 27 milioni di euro destinati all’attività istituzionale 2018: questi i dati salienti del Bilancio 2017 che il Consiglio Generale della Fondazione CRC ha approvato all’unanimità nella seduta di questo pomeriggio. Dei 27 milioni destinati all’attività istituzionale, 24,3 andranno alle erogazioni sul territorio, 750 mila a Fondazione con il Sud e 1,9 milioni al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni, che raggiunge così quota 46 milioni di euro (in crescita rispetto al 2016). Nel corso del 2017 la Fondazione, all’interno delle svalutazioni di strumenti finanziari immobilizzati e non immobilizzati, si è fatta carico della svalutazione del Fondo Atlante, per una quota complessiva di 16 milioni di euro, senza la necessità di usufruire delle possibilità di dilazione pluriennali offerte. Operazione possibile anche grazie a plusvalenze straordinarie raccolte in particolare dalla chiusura del primo fondo F2i e dall’apporto in Equiter spa di alcuni fondi. Sul fronte dei costi, sono diminuiti quelli relativi agli organi, in aumento quelli del personale a causa dell’accantonamento effettuato per favorire alcuni esodi. Le imposte hanno pesato per 7,1 milioni di euro nel 2017 (erano 4,9 milioni nel 2016).