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Notizie in breve dal mondo delle Fondazioni

  • Pubblicato il: 12/12/2016 - 21:26
Autore/i: 
Rubrica: 
POST-IT
Articolo a cura di: 
Francesca Sereno

Questa settimana: I giovani raccontano il Made in Italy al Pastificio Cerere >>> La filantropia italiana in scena a Palazzo Strozzi >>> Cambio di vertice ad Artissima >>> Cittadellarte e il Terzo Paradiso attraversano il globo >>> Apre la nuova sede di Fondazione Feltrinelli >>> LIGHTQUAKE Un progetto artistico per ridare nuova vita alle opere d’arte danneggiate dal terremoto

I giovani raccontano il Made in Italy al Pastificio Cerere
Martedì 13 dicembre 2016 la Fondazione Pastificio Cerere inaugura la mostra Made and told. Il Made in Italy raccontato dai giovani, appuntamento finale dell’omonimo progetto, realizzato in collaborazione con Melting Pro.
L’iniziativa, promossa dal MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca all'interno del programma «MADE IN ITALY – UN MODELLO EDUCATIVO», inerente al Piano nazionale per la Promozione della cultura del Made in Italy, è finalizzata ad accompagnare la scuola italiana nella comprensione del Made in Italy.
Ad ottobre circa 50 studenti tra i 15 e i 18 anni, iscritti al nuovo indirizzo Sistema Moda dell’Istituto di Istruzione Superiore Leon Battista Alberti, hanno visitato gli spazi del Pastificio Cerere entrando direttamente in contatto con la realtà artistica del luogo attraverso l’incontro con le figure professionali dei settori di arte, design, moda e fotografia. In mostra le opere frutto dei cinque workshop, svoltisi a cavallo tra ottobre e novembre, in cui gli studenti sono stati suddivisi in base alle inclinazioni personali e alle competenze creative: la fashion designer MYRIAM B. nel workshop Pezzi unici ha guidato i ragazzi nella realizzazione di gioielli contemporanei mediante l'utilizzo di materiali tessili quali filati di paillettes, basi di lana cotta, filo di ferro, nylon e stoffa; il fotografo OTTAVIO CELESTINO nel suo laboratorio L’esperienza del set ha introdotto gli studenti al mondo della fotografia di moda dando vita alla simulazione di un set fotografico dedicato alle creazioni dei workshop di fashion design; i ragazzi, con ELIGIO PAONI nel workshop Fare-Musica, hanno realizzato alcune macchine per l’ascolto della musica a partire da materiali di riuso; Cartografia della moda, capitanato dall’artista PIETRO RUFFO, ha portato alla creazione attraverso il disegno di opere di carta legate al mondo del fashion; nel laboratorio Different ways to get famous, a cura di ANDREA STOGER, gli studenti hanno realizzato due abiti partendo dallo stesso modello ma con materiali completamente diversi. Nel mese di novembre i ragazzi, con l’aiuto dello staff di Melting Pro, hanno raccontato la loro esperienza e le loro passioni utilizzando lo storytelling digitale, una tecnica narrativa in cui parole e tecnologia si fondono per creare brevi video e aprire delle piccole finestre sui pensieri e le emozioni vissute dai ragazzi nel corso di questi mesi. Le storie digitali saranno parte integrante della mostra dedicata al progetto.

La filantropia italiana in scena a Palazzo Strozzi
Il 10 dicembre a Firenze all’Altana di Palazzo Strozzi si è parlato di limiti e opportunità della filantropia in Italia. Fra i relatori alcuni dei più autorevoli esperti e protagonisti del non profit in Italia e all'estero: da Giuseppe Recchi, presidente di Telecom Italia, a Ken Langone, uno dei più importanti filantropi a New York, da Mario Calvo-Platero, presidente Fondazione Palazzo Strozzi USA a Matteo Del Fante, presidente Fondazione Palazzo Strozzi.
Paolo Fresco, presidente dell'Istituto Paolo & Marlene Fresco, ha animato il dibattito parlando dell'importanza di investire nell’«education» per allevare i filantropi di domani: «Il problema che abbiamo è soprattutto culturale, in America c’è il senso della “restituzione”, da noi molto meno. Non basta una semplice deduzione fiscale per incoraggiare qualcuno a fare una donazione, ci vogliono anche motivazione e partecipazione».
Secondo Ernesto Caffo (Telefono Azzuro), oltre all’«educazione» bisogna introdurre anche «le deduzioni fiscali». Non sono d'accordo Ken Langone, Giuseppe Recchi e Paolo Fresco che preferiscono non avere interferenze da parte dello Stato.
Matteo del Fante ha raccontato che Palazzo Strozzi con l’aiuto dei privati di Associazione Partner Palazzo Strozzi e vendite di biglietti e gadget ha ridotto al 25% i contributi dello stato.
Vincenzo Manes ha presentato come, grazie a una legge delega sul terzo settore sarà possibile lanciare la Fondazione Italia sociale, di diritto privato con un consiglio fatto in maggioranza di nomina privata. L'obiettivo è di aumentare del 50%, da 10 a circa 15 miliardi di euro, le donazioni private in Italia.

Cambio di vertice ad Artissima
Il consiglio direttivo della Fondazione Torino Musei, cui fa capo la fiera internazionale d'arte contemporanea che ogni anno porta a Torino più di 200 gallerie provenienti da tutto il mondo, ha scelto il nuovo direttore di Artissima: la 43enne Ilaria Bonacossa sostituisce a sorpresa Sarah Cosulich Canarutto, che negli ultimi cinque anni aveva contribuito alla consacrazione internazionale della rassegna. La direttrice uscente, nonostante il successo ottenuto e le ottimistiche previsioni della vigilia, non figurava neanche nella triade di «finalisti» tra i concorrenti formulata dalla commissione nominata dalla stessa Fondazione (tuttora senza presidente dopo le dimissioni di Patrizia Asproni, in contrasto con l’amministrazione comunale torinese) e composta da Andrea Bellini, direttore del Centre d'Art Contemporain di Ginevra e già direttore di Artissima; Michela Bondardo, Past President Sistema Impresa e Cultura al MoMA; Silvia Evangelisti, docente all'Università di Bologna ed ex direttrice di ArteFiera a Bologna; Guido Guerzoni, dell'Università Bocconi; Francesco Manacorda, direttore artistico della Tate Liverpool e predecessore della Cosulich ad Artissima.
Ilaria Bonacossa curatrice e critica, dopo aver lavorato per sette anni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, dal 2012 dirige il Museo di Villa Croce di Genova: istituzione municipale dedicata all’arte contemporanea per la quale sta sperimentando nuove forme di collaborazione pubblico-privato. Parallelamente, con Art At Work, il collettivo che ha contribuito a fondare, commissiona e sviluppa progetti soprattutto, ma non solo, in contesti non-profit e del collezionismo privato. Ha curato, tra le altre, numerose mostre personali di artisti contemporanei tra cui Nick Devereaux, Ian Kiaer, Zhang Enli, Tony Conrad, Julieta Aranda, Massimo Grimaldi, Alberto Tadiello.

Cittadellarte e il Terzo Paradiso attraversano il globo
Cittadellarte e il Terzo Paradiso arrivano a Cuba, New York, Melbourne, Rotterdam, Roma e sulla Stazione Spaziale Internazionale, grazie all'adozione da parte dell'ESA del Simbolo del Terzo Paradiso per la prossima missione dell'astronauta italiano Paolo Nespoli sulla ISS, la Stazione Spaziale Internazionale.
A Cuba si è tenuto il 3° Forum Rebirth, intitolato alle Geografie della Trasformazione, co-organizzato con Galleria Continua dall'Ambasciata Rebirth di Cuba e Cittadellarte. Il Forum ha riunito un centinaio di organizzazioni e istituzioni cubane e internazionali, per discutere di progetti nel segno del Terzo Paradiso.
A New York, UNIDEE-Università delle Idee è stata invitata a Brooklyn (Red Hook) dove si è tenuta la prima Alternative Art School Fair, a cui hanno partecipato 60 organizzazioni invitate dai curatori a rappresentare le più innovative sperimentazioni nel campo dell'arte contemporanea come forza di ridisegno della vita sociale.
Cittadellarte, il Project Zero di Harvard Education, il Festival di Edinburgo, il Dipartimento Educazione del Castelli di Rivoli sono i partner internazionali invitati al primo Arts Learning Festival di Melbourne.
UNIDEE-Università delle Idee si è trasferita per una settimana a Rotterdam, per la seconda parte del modulo condotto da STEALTH.unlimited.
Alla Farnesina di Roma, grazie all'ambasciatore Rebirth Saverio Teruzzi, è stato presentato lunedì 28 novembre, nella Sala Congressi Internazionali, il Tavolo Love Difference – Mar Mediterraneo; vi rimarrà per tutta la conferenza MedLog e per l'annuale incontro degli Istituti di Cultura Italiana nel Mondo.
Grazie a RAM-Radio Arte Mobile di Mario e Dora Pieroni, la missione dell'astronauta Paolo Nespoli sulla Stazione Spaziale Internazionale utilizzerà come logo il Simbolo del Terzo Paradiso. Il nome della missione è VITA e il simbolo connette Natura (rappresentata da un'elica di DNA) e Cultura (rappresentata da un libro) in un centro in cui troviamo il nostro pianeta.

Apre la nuova sede di Fondazione Feltrinelli
Martedì 13 dicembre viene inaugurata la nuova sede della Fondazione Feltrinelli, a Milano, in Via Pasubio 5, lungo il tracciato delle antiche Mura Spagnole, risalenti al XV secolo.
Un complesso che ospiterà insieme alla sede Feltrinelli anche il nuovo headquarter Microsoft in Italia. La struttura è stata disegnata dagli architetti Herzog & De Meuron già vincitori nel 2001 del Pritzker Prize (uno dei riconoscimenti più importanti assegnati a progettisti e architetti). 12mila metri quadrati, certificati Leed Gold, che rompono gli schemi dell’architettura circostante, lasciando alle vetrate spazio e modo di dialogare con l’esterno. Cinque piani, più due interrati, di vetro e cemento, che contengono una sequenza di archivi — 10 chilometri lineari in tutto —, di librerie, di sale polifunzionali per le arti performative e la lettura. 4.200 metri quadrati destinati alla cultura e alla sua condivisione. All'interno alcuni simboli forti, come la bandiera della Comune di Parigi, finora conservata negli archivi della Fondazione, o i segni luminosi dell’artista americano Joseph Kosuth. L’inaugurazione della struttura coincide anche con l’evento Voices and Borders: cinque giornate, dal 13 al 17 dicembre, di letture, proiezioni, spettacoli, incontri dedicati alla città che la Fondazione intende accogliere nei suoi percorsi culturali e di ricerca.

LIGHTQUAKE Un progetto artistico per ridare nuova vita alle opere d’arte danneggiate dal terremoto
Con l'installazione luminosa Light in the Stone di Sebastiano Romano, sabato 17 dicembre alle ore 16.30 presso il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, sarà presentata al pubblico e alla stampa Lightquake 2017, collettiva di artisti della luce che verrà inaugurata nel dicembre 2017 a Spoleto.
Light in the Stone è un importante evento artistico per la diffusione dell’arte e per ridare dinamicità al turismo, ma è soprattutto uno strumento di raccolta fondi -che sarà avviata attraverso una campagna di crowdfunding a partire da gennaio 2017- in favore della ricostruzione e del restauro di alcune opere d’arte danneggiate dai recenti eventi sismici che hanno colpito il centro Italia.
L’evento è realizzato in collaborazione con MiBACT, Comune di Spoleto, Politecnico di Milano - Scuola del Design, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto e Associazione Rocca Albornoziana, con il patrocinio di Assemblea Legislativa - Regione Umbria.
Il primo step del progetto è l’incontro/evento del 17 dicembre con le persone che l’hanno ideato e che parteciperanno alla successiva manifestazione fra un anno. Momento centrale sarà alle h 16.30 con la proiezione di luce Light in the Stone, dell'artista e scenografo Sebastiano Romano, che interesserà le torri e le pareti esterne della Rocca: "Tre squarci di luce che tracciano sull’antica pietra della Rocca i segni di un presente che ci emoziona, ma una lucida coscienza ci spinge a 'fare' per rimarginare lo squarcio subito".
L'installazione resterà visibile fino al 15 gennaio 2017; tutti i giorni dalle 17.00 alle 02.00 e dal 24 dicembre all’8 gennaio dalle 17.00 alle 04.00.
Così come un tempo una finestra illuminata da una candela aiutava il viandante a orientarsi nel buio, quest’opera di luce, visibile da diverse zone della città, sarà in lontananza il faro da seguire per trovare la via, simbolo di speranza dopo la distruzione.
All’accensione del “segno” di Sebastiano Romano saranno presenti i Sindaci dei comuni della zona del cratere dell’area terremotata, i rappresentanti delle quattro Regioni interessate e dirigenti e funzionari del MiBACT al lavoro per la cura del patrimonio culturale danneggiato, oltre che agli esponenti della società civile e dell’imprenditoria.
L'evento anticipa la collettiva di artisti che saranno ospitati dalla Rocca Albornoziana neldicembre 2017