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Mercato dell’arte: crescono gli investimenti di passione

  • Pubblicato il: 16/03/2018 - 08:01
Autore/i: 
Rubrica: 
STUDI E RICERCHE
Articolo a cura di: 
Alessia Zorloni

Dopo due anni di incertezza e declino, il mercato dell’arte ha cambiato direzione nel 2017 registrando una crescita delle vendite sia all’asta che tramite intermediari, oltre che alle fiere e online.


L’obiettivo del report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione”, a cura di Pietro Ripa e Roberta Ghilardi e realizzato in collaborazione con Deloitte, è quello di offrire ai numerosi stakeholder che – per passione e/o investimento – si affacciano sul mercato dell’arte e dei beni da collezione una disamina dei principali trend che caratterizzano il mercato. I risultati dell’analisi, condotta sulle aste che hanno superato il milione di fatturato, delle tre maison, Christie’s, Sotheby’s e Phillips, ci presentano un mercato più vivace e propositivo rispetto al 2016, caratterizzato da un fatturato complessivo di 11 miliardi di dollari, in crescita rispetto agli 8 del 2016.

La piazza più importante nel segmento della pittura (che genera il 71% di fatturato mondiale) si conferma New York, in grado di attrarre i collezionisti più importanti e facoltosi, che partecipano alle aste da ogni parte del mondo.
Il mercato asiatico ha guadagnato nel 2017 il gradino più alto del podio per il comparto dei gioielli, con la vendita nel mese di marzo di CFT Pink Star, il diamante rosa proposto da Sotheby’s ad Hong Kong che ha trovato un facoltoso acquirente per 71,2 milioni di dollari. Si mantiene forte l’interesse dei collezionisti asiatici nei confronti del mercato dei vini, che continua a crescere in termini di volumi e risultati, raggiungendo quasi 127,3 milioni di dollari di fatturato annuo complessivo. Anche il mercato dei gioielli e degli orologi è un comparto che mostra grande vitalità, con un fatturato complessivo, passato da $ 1,10 Mld a $ 1,38 Mld.
Il mercato UK ha vissuto momenti complessi nel corso dell’anno, dovuti principalmente alle questioni politiche che hanno comportato ingenti variazioni del valore della sterlina. Questo ha inevitabilmente influito sul mercato dell’arte, nonostante Londra si sia confermata la seconda piazza internazionale per il segmento della pittura.
Le fiere. Anche le fiere d’arte continuano il loro trend di crescita nel 2017 e sono considerate dai dealer la via più efficace per acquisire nuovi clienti. Art Basel si è confermata la fiera leader del contemporaneo, registrando quota 95.000 visitatori per la manifestazione di Basilea, come per il 2016. Art Basel Hong Kong ha raggiunto la cifra di 80.000 visitatori (70.000 nel 2016) mentre è stata ottima la performance di Art Basel Miami, che ha chiuso l'affollato panorama internazionale delle fiere d'arte contemporanea del 2017 attirando oltre 82.000 visitatori (erano stati 77.000 i visitatori nel 2016). Frieze accresce la sua importanza nella piazza di New York con grande affluenza da parte dei collezionisti internazionali e nuove partnership con le istituzioni artistiche locali, ma rimangono Frieze London e Frieze Masters le manifestazioni di maggiore successo di questo brand. Ottimi risultati anche per Fiac Parigi, che ha registrato quasi 74.000 ingressi con una crescita del 2,5% rispetto al 2016 (72.080 visitatori). Per il comparto Old Masters, Tefaf Maastricht ha regnato indiscussa, accogliendo, come nel 2016, circa 75.000 visitatori, con buon riscontro anche per l’edizione autunnale di New York.

Secondo l’Art Market Report 2018, sponsorizzato da UBS e realizzato per Art Basel, le fiere hanno ormai assunto un ruolo fondamentale nel mercato mondiale e si stima che qui gli intermediari concludano il 46% delle vendite, con un giro d’affari di 15,5 miliardi di dollari.
Una maggiore offerta di opere di qualità e collezionisti più attivi nei diversi segmenti del mercato hanno influito positivamente sulle performance di Christie’s e Sotheby’s, che hanno registrato un grosso incremento di fatturato. Christie’s ha totalizzato complessivamente $ 5,7 Mld, confermandosi leader del mercato con una crescita del 30% sul 2016. La casa d’aste ha realizzato 7 dei 10 top lot del segmento della pittura, in aggiunta al top-selling Salvator Mundi di Leonardo Da Vinci acquistato dal Louvre di Abu Dhabi per $ 450,3 Mln. Sotheby’s ha registrato invece una crescita del 13,1%, totalizzando un volume di fatturato pari a $ 4,7 Mld. Anche qui i collezionisti hanno gareggiato per le opere di qualità con una provenienza importante. La più cara è stato un dipinto di Basquiat del 1982, acquistata dal giapponese Yusaku Maezawa, in vista dell’apertura del suo museo privato a Chiba in Giappone, per 110,5 milioni di dollari.
Gli autori in cima ai desideri nelle classifiche delle aste sono pochi e ricorrenti in un mercato sempre più concentrato. Secondo Artnet, nel primo semestre 2017, solo 25 artisti sono stati responsabili per quasi la metà di tutte le vendite all’asta. Come ben evidenziato dallo studio The winner-take-all contemporary art market, il mercato di fascia alta è un mercato dominato da pochi artisti super star in grado di monopolizzare l’attenzione dei collezionisti più facoltosi, che dopo la crisi del 2008, hanno concentrato i loro investimenti in autori storicizzati dallo stile ben riconoscibile. Al top delle richieste ci sono artisti come Basquiat, Christopher Wool, Andy Warhol, Cy Twombly, Constantin Brâncuși, Francis Bacon, Peter Doig, Rudolf Stingel e Gerhard Richter.
 
L’investimento in beni di passione è infatti richiesto in maniera crescente dai collezionisti, per diversificare il portafoglio, ma anche per affermare il proprio status symbol e ottenere consenso sociale. I beni da collezione sono percepiti come veri e propri lifestyle asset di grande appeal per il crescente numero di Ultra-High-Net-Worth-Individuals (+3,5% sul 2016) in cerca di scelte sempre più sofisticate e personalizzate per i propri investimenti.
 
Proprio in quest’ottica, anche l’opera d’arte sta iniziando ad essere oggetto di operazioni finanziarie come gli Art Loan, ossia prestiti finanziari garantiti dalle opere stesse. Permettendo ai collezionisti di mantenere la proprietà delle opere d’arte, l’Art-Financing consente loro di effettuare altri investimenti o di finanziare spese inattese, proteggendo al contempo il resto del patrimonio. In Italia non vi è una tradizione finanziaria come quella di altri Paesi, come gli Stati Uniti o l’Inghilterra, dove queste operazioni sono divenute comuni, tuttavia i grandi istituti di credito hanno iniziato ad offrire ai propri clienti la possibilità di concludere operazioni finanziarie garantite da opere d’arte. In questo contesto gli operatori attivi nel settore del Private Banking sono fortemente sollecitati a sviluppare una consulenza finanziaria evoluta che permetta di gestire in modo integrato il patrimonio del proprio cliente e che includa non solo il portafoglio di investimenti gestiti e amministrati ma anche l’immobiliare, il patrimonio d’impresa e l’art advisory.
 
Le prospettive per il futuro di questo mercato sono positive se si considerano sia il crescente interesse da parte di nuovi potenziali acquirenti, sia la maggiore accessibilità garantita dal canale online. Un’accelerazione del mercato italiano, che rappresenta solo il 2% del transato, sarebbe di certo favorita da una crescente attenzione alle necessità di modifiche legislative, in grado di allargarne la base di clientela. Il già avvenuto innalzamento del limite temporale per la libera esportazione delle opere d'arte di artisti defunti da 50 a 70 anni dalla data di realizzazione, all’interno del contesto nazionale, è senza dubbio un segnale positivo in tal senso, che vale la pena approfondire per valutarne gli effetti sul mercato. È proprio quest’ultima la finalità del convegno promosso da CBA, lunedì 9 aprile 2018, dove verrà analizzato il tema "La circolazione dei beni culturali: i primi due anni della Riforma". L'incontro, è il secondo di una serie di appuntamenti che il Dipartimento di Art Law di CBA porrà in essere per sviscerare le tematiche più rilevanti e attuali del diritto dell'arte ed è rivolto a tutti coloro che, per professione, per investimento o per semplice passione, sono attenti al mondo dell'arte.
 
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