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Le chiese di Felizzano non sono più spoglie

  • Pubblicato il: 22/06/2012 - 15:31
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Articolo a cura di: 
Emmanuele Bo

Felizzano (Al). Sono tornate a casa dopo due anni le 26 tele delle chiese di Felizzano, affidate alle cure del Laboratorio di Restauro Nicola d’Aramengo. Tra le opere realizzate tra il XVI e il XX secolo, si segnalano due dipinti di inizio Seicento di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo(«Intercessione di san Francesco» e «Sant’Ambrogio»), «La  consegna delle chiavi a Pietro» di Giorgio Alberini, firmata e datata 1620 e, di quattro anni posteriore, la «Madonna del Carmine» di Pietro Paolo Buffa. Significativa è la presenza di opere di artisti non locali quali l’anconetanoGiovanni Peruzzini (nella foto «L’educazione della Vergine», secolo XVII), il casalese Vittorio Amedeo Grassi, il romano Costantino Borti. «Abbiamo dovuto affrontare problematiche molto varie, sia di tipo conservativo che reintegrativo, spiega Annarosa NicolaAlcune opere erano davvero in condizioni pessime, con la tela di supporto lacerata, sollevamenti e cadute di preparazione e colore; altre erano interessate da rifacimenti pesanti che alteravano l’aspetto originario». Hanno concorso al recupero delle 26 tele (con la supervisione di Giorgio Careddu e Valeria Moratti, funzionari della Soprintendenza per i Beni storici artistici del Piemonte) la Compagnia di San Paolo, le Fondazioni Crt e Cral, il Ministero per i Beni e le Attività culturali, la Regione Piemonte, il Comune e la Parrocchia di Felizzano.

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 da Il Giornale dell'Arte numero 321, giugno 2012