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Le battaglie culturali del Veneto

  • Pubblicato il: 22/09/2011 - 20:59
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Articolo a cura di: 
Chiara Tinonin
Maurizio Cecconi

Venezia. Che la Fondazione La Biennale di Venezia sia un punto di forza del nostro Paese è una certezza condivisa e dopo quello d’Arte, Architettura e del Cinema, da qualche tempo si sospira su un progetto espositivo internazionale dedicato al design. Naturalmente l’idea di una «Biennale del design» nasce nella culla delle Biennali, dove si trova anche una delle Università italiane più importanti per la ricerca sul Design e le Arti Visive, lo IUAV. Ricerca e competenza organizzativa non sono tutto, ma in Veneto troviamo anche la produzione: insieme al Trentino Alto Adige e al Friuli Venezia Giulia, il NordEst Italia è il territorio con il più alto tasso di creatività al mondo. Questa è la tesi di «Innovetion Valley» no non si tratta di un refuso, si chiama proprio così, per marcare la cadenza – e l’identità – di un progetto strategico per il territorio che si affaccia contemporaneamente sul Nord e sull’Est Europa.

La mappatura di Innovetion Valley ha calcolato una rete di 450mila imprese nei settori della moda, del design, della tecnologia in un’unica area che conta 6 milioni di abitanti.
Da qui alla decisione di candidare Venezia e il NordEst come Capitale Europea della Cultura 2019, sono stati avviati progetti notevoli che hanno messo in rete imprese, istituzioni culturali e amministrazioni pubbliche non solo delle principali città ma soprattutto delle zone di provincia – là dove si produce – costruendo una metropolitana della creatività che ridisegna la geografia del territorio per il futuro. Tutti progetti con una radice comune: considerare il territorio delle tre Regioni come unitario, non solo perché l’unione fa la forza ma perché tutte e tre le Regioni hanno avuto un cammino di sviluppo comune e hanno condiviso la stessa strategia di tutela e valorizzazione della cultura locale. Maurizio Cecconi, direttore per la candidatura, spiega che «mettiamo insieme un’entità costituita da tre regioni che hanno avuto un cammino comune: una trasformazione velocissima, dagli anni Sessanta, da un’economia agricola a una industriale, uno straordinario cambiamento mai registrato in alcun altro luogo. Ma attenzione: in Veneto, Friuli e Trentino Alto Adige tutto ciò è avvenuto senza stravolgere la cultura locale; anzi, la cultura ha connotato fortemente lo sviluppo: e questo diventa il momento di ricordarcene. Faremo di questa candidatura un laboratorio della creatività e dell’intelligenza».

Colpisce, quindi, la recente delibera della Giunta regionale del Veneto di «cedere» alla Fondazione La Triennale di Milano il progetto in cantiere della «Biennale del design»: una selezione già avviata dei migliori prodotti di design veneti e una sede già individuata, Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova). L’assessore alla Cultura della Regione, Marino Zorzato, giustifica così la scelta: «quello che abbiamo in mente è un percorso doppio. Da un lato la nostra presenza in Triennale, con la possibilità di portare le eccellenze del Veneto in una vetrina di visibilità internazionale, dall’altro l’organizzazione a Villa Contarini di un grande evento espositivo».

Una decisione su cui anche il Ministro Galan ha espresso dubbi, che se da un lato fortifica il posizionamento sul design di Milano e valorizza scambi interregionali con una visione di sistema-Paese, dall’altro penalizza le dinamiche territoriali escludendo dal progetto due colossi come IUAV e Fondazione La Biennale. «Non so se l'assessore si renda conto che nella regione siamo da anni i depositari di tutta la cultura e degli studi sul design – replica il Rettore dello IUAV e membro del CdA della Fondazione La Biennale Amerigo Restucciquando abbiamo visto che l'organizzazione dell'evento era stata affidata in toto alla Triennale di Milano siamo rimasti a dir poco turbati. Non si può schiacciare in questo modo tutta la cultura che da anni si è fatta nelle nostre università e nelle nostre istituzioni». Certo è che per vincere la grande sfida del 2019 questa decisione non gioca in casa.

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