Il richiamo del mattone: l’irresistibile attrazione per la valorizzazione di luoghi storici e per la committenza dell’architettura contemporanea
Con grandi restauri per il recupero e la rifunzionalizzazione delle proprie sedi o di edifici storici, per la riqualificazione a base culturale di aree urbane o per condividere le loro grandi collezioni, sempre di più le fondazioni di origine bancaria scendono in campo con la formula «progetti propri». Un modello che consente una gestione strategica diretta di grandi progetti, attuata con società ed enti strumentali e l’impiego di competenze specifiche maturate negli anni di esperienza erogativa sui territori. Un modello guardato con attenzione per il superamento del «grant-making» tradizionale che, se può portare a una gestione più efficiente degli investimenti, può al contempo incidere sulle risorse disponibili per garantire il pluralismo dell’offerta culturale locale. Ecco alcuni tra i più recenti esempi d’intervento.
Fondazione CR Asti
Progetto: Palazzo Mazzetti di Frinco, aperto al pubblico in due fasi (aprile 2009 e dicembre 2011) dopo il piano di restauro iniziato nel 2005, ospita la Pinacoteca Civica e mostre temporanee.
Ente Strumentale: Fondazione Palazzo Mazzetti
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: n.d.
Operazione: acquistato nel 2000 per 2milioni di euro, Palazzo Mazzetti di Frinco, edificio a metà tra XVII e XVIII secolo, è stato restaurato con un impegno di 11 milioni di euro; ha l’obiettivo di essere il punto di riferimento per la creazione di una rete museale del territorio, perseguita con il progetto «Sistemi urbani di Valorizzazione Integrata del Patrimonio Culturale», attivando politiche di cooperazione per migliorare la qualità, la quantità e le modalità di accesso dei servizi culturali offerti al pubblico, in una logica che considera il museo come presidio culturale del territorio e strumento di crescita e di sviluppo per la collettività.
Il Presidente Michele Maggiora: «I beni culturali possono diventare un investimento proficuo in periodi difficili. Abbiamo espresso un impegno rilevante, anche dal punto di vista economico, per far sì che la città di Asti avesse finalmente uno spazio degno da dedicare alla Pinacoteca Civica e alle future esposizioni. Ci muoviamo per creare un polo museale di attrazione, con un’azione coordinata dei diversi enti, partnership locali e nazionali, come quelle che abbiamo avviato con i Musei Vaticani, il Castello di Racconigi e la Galleria Sabauda di Torino, continuando nel contempo sostenere le associazione culturali che rendono attivo e aggregano il tessuto del territorio».
http://www.palazzomazzetti.it/
Fondazione CR Biella
Progetto: «Spazio Cultura» centro di promozione dell’arte e della cultura biellese inaugurato nel 2010
Ente Strumentale: Città studi Spa
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: n.d.
Operazione: lo Spazio Cultura comprende una sala espositiva per mostre fotografiche e artistiche; una biblioteca di oltre 6mila volumi e postazioni multimediali per consultare gli archivi fotografici digitalizzati della Fondazione che documentano gli avvenimenti biellesi del XX secolo (Archivi Veleria, Martinero, Minoli, Bogge, Cremon, Terreo).
Dal 2009, con un impegno complessivo di 60mila euro, la Fondazione sostiene il «Festival di fotografia storica Memorandum» dell’associazione locale «Stilelibero», organizzato presso Villa Boffo di proprietà dell’ente. Dal 2011, presso «Città Studi», la Fondazione promuove anche il workshop sulla Gestione e valorizzazione degli archivi fotografici delle Fondazioni, in collaborazione con il MIBAC – Istituto centrale per il catalogo e la documentazione. A partire da questa esperienza, ha promosso il censimento degli archivi fotografici storici delle Fondazioni presso la Commissione Cultura dell’ACRI.
Il Presidente Luigi Squillario: «Spazio Cultura vuol essere un luogo di scambi culturali. Abbiamo scelto di coordinare le nostre azioni come catalizzatore di energie sul territorio e baluardo contro la dispersione dei patrimoni storici, architettonici, artistici e culturali locali. Un esempio è il Progetto "Memorandum", che restituisce la memoria storica della cultura della comunità e la diffonde, attraverso la fotografia, in ambito locale e nazionale, coinvolgendo le scuole. Un altro grande servizio è mettere a disposizione della cultura immobili di pregio, sui quali abbiamo investito in modo ingente. La creazione di imprese giovanili impegnate nei patrimoni culturali dei propri territori può rappresentare una delle possibili risposte alla crisi, come la costruzione di una rete di soggetti capace di intercettare finanziamenti europei attraverso una progettazione condivisa con i territori».
http://www.fondazionecrbiella.it
Fondazione CR Trieste
Progetto: «Pescheria» Centro Polifunzionale Culturale e Congressuale di Trieste
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: n.d.
Operazione: la ristrutturazione e il recupero dell’edificio della Pescheria Vecchia progettato dall’architetto Giorgio Polli nel 1913 (2.667 metri quadrati), proposti dal Comune di Trieste e finanziati dalla Fondazione CR Trieste per 6,9 milioni di euro, rientrano nell’ambito della valorizzazione delle Rive cittadine, area di primario interesse turistico per la città. L’edificio, inaugurato nel 2006, ospita il «Salone degli Incanti», uno spazio espositivo flessibile e polivalente per mostre ed eventi, un’area riservata ai servizi e alle attività commerciali. Oggi la Fondazione sta lavorando al progetto di riqualificazione dell'ex Magazzino Vini che verrà in parte adibito a sede congressuale ed espositiva.
Il Presidente Massimo Paniccia: «E’ importante concentrare le risorse su progetti volano per l'economia locale, che possano contribuire al rilancio turistico del territorio di riferimento».
http://www.fondazionecrtrieste.it/
Fondazione di Venezia
Progetto: di rigenerazione urbana «M9», polo culturale e Museo del Novecento destinato a divenire il primo museo a Mestre.
Ente Strumentale: Polimnya Venezia Srl
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: 75% degli stanziamenti in arte e cultura 2012
Operazione: disegnato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton – vincitore del concorso internazionale d’architettura - M9 dovrebbe essere completato per il 2015 con la realizzazione del Museo del Novecento (museo di nuova generazione sulle grandi trasformazioni del XX secolo, con Auditorium e Aula per le attività didattiche e formative) e dello spazio espositivo M000 (per scienze, tecnologie, creatività emergenti). Il progetto interessa un’area di circa 9mila metri quadrati, collocata nel cuore di Mestre e comprende oltre al museo, un edificio seicentesco da secoli precluso al pubblico, che, a seguito dei lavori di restauro, ospiterà attività commerciali e ricreative e il cui chiostro diventerà una piazza coperta. Per la realizzazione dell’intero progetto la Fondazione ha stanziato oltre 100 milioni di euro.
Il Presidente Giuliano Segre: «L’obiettivo del progetto è uno solo ed è ben definito: riportare alla vita civile e sociale uno spazio nel pieno centro della città di terraferma, da sempre precluso ai cittadini, con un’operazione che per la Fondazione si lega ad un importante fine culturale».
http://www.fondazionedivenezia.org/it/attivita/arte-e-cultura/museo-m9
Fondazione CR Padova e Rovigo
Progetto: «Sampl» laboratoriodi elaborazione del suono e della musica, grazie a cui Padova e il suo territorio sono diventati punto di riferimento a livello europeo per la realizzazione di spettacoli con tecnologie all'avanguardia. «Palazzo Roverella» recupero del bene culturale e produzione di grandi mostre nella città di Rovigo.
Ente Strumentale: Auxilia Spa
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: 40,6% degli stanziamenti in arte e cultura 2012
Operazione: Sampl è nato dalla sinergia tra il Conservatorio Pollini di Padova e il Centro di Sonologia Computazionale dell'Università di Padova, con una forte integrazione tra didattica, ricerca e produzione musicale. La sede principale è nel Campus Bertacchi del Conservatorio Pollini. I lavori di restauro di Palazzo Roverella, edificio della fine del XV secolo nel centro di Rovigo, sono iniziati nel 2000 per opera del Comune di Rovigo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Aperto dal 2006, oggi ospita la Pinacoteca dell'Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile e il programma di Grandi Mostre promosso dalla Fondazione («Il divisionismo. La luce del moderno», fino al 23 giugno).
Il Presidente Antonio Finotti: «Un paese può crescere solo se i saperi, le esperienze, le conoscenze vengono messi a disposizione del cittadino, stimolandolo a riflettere, a diventare più consapevole e quindi capace di assumere anche decisioni, per sé e per gli altri».
http://www.sampl-lab.org/
http://www.palazzoroverella.com/
Fondazione Carisbo
Progetto: «Genus Bononiae. Musei nella Città» percorso culturale, artistico e museale articolato in otto edifici nel centro storico di Bologna, restaurati e recuperati per la fruizione pubblica dal 2003 a oggi. Con l’apertura (Gennaio 2012) del «Museo della Città» a Palazzo Pepoli Vecchio (recupero architettonico a cura di Mario Bellini, disegno espositivo di Massimo Negri) la rete Genus Bononiae è stata completata.
Ente Strumentale: Museo della Città Srl
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: 27% degli stanziamenti in arte e cultura 2012
Operazione: «Genus Bononiae» si articola nelle sedi di: Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale (patrimonio librario a partire dal 1500); San Colombano (collezione degli strumenti musicali antichi del Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini); Chiesa di Santa Cristina (concerti a cura del Maestro Claudio Abbado); Santa Maria della Vita (conserva il «Compianto sul Cristo morto» di Niccolò dell’Arca); Palazzo Pepoli (Museo della città); Palazzo Fava (affrescato dai Carracci e sede espositiva a cura di Philippe Daverio); Casa Saraceni (sede della Fondazione); San Michele in Bosco (belvedere affacciato su Bologna, ricco di opere d’arte). Per la realizzazione dell’intero progetto dal 2003 la Fondazione ha investito oltre 70 milioni di euro.
Il Presidente Fabio Roversi Monaco: «abbiamo l’ambizione di descrivere e comprendere il “genus”, la stirpe dei nostri antenati e di noi bolognesi contemporanei. Per noi, i turisti, i nuovi italiani. Per fare ciò abbiamo creato una sorta di Museo della Città diffuso sul territorio che, attraverso un percorso urbano, analizza la storia e gli abitanti della nostra città. Le strade metaforicamente sono i corridoi di un immenso museo, mentre palazzi e chiese sono sale che si collegano all’offerta culturale già esistente sul territorio».
www.genusbononiae.it
Fondazione CR Modena
Progetto: «Fondazione Fotografia» struttura voluta e sostenuta dalla Fondazione, attiva dal 2007, è in corso di costituzione giuridica entro il 2012, con la partecipazione del Comune di Modena. Persegue lo scopo di valorizzare la fotografia, accompagnare la costituzione di collezioni permanenti di fotografia contemporanea e video d’artista, offrire iniziative espositive e di formazione.
Ente strumentale: Fondazione Fotografia (in corso di costituzione)
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: 7,6% degli stanziamenti in arte e cultura 2012
Operazione: Tra i principali poli culturali per la fotografia nel paese, con la più importante collezione istituzionale sulla fotografia italiana dagli anni Settanta, Fondazione Fotografia ha un budget annuale di circa 1milione di euro ed è ospitata negli spazi dell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena (dal 2009 sede di mostre temporanee) e del Fotomuseo Giuseppe Panini (dal 2011 sezione didattica della Fondazione Fotografia). Nel progetto di ristrutturazione generale dell’ex Ospedale Sant'Agostino è prevista la realizzazione di un nuovo «Centro per l’immagine e la fotografia» per esporre le collezioni della Fondazione (da David Goldblatt a Hiroshi Sugimoto, da Nobuyoshi Araki a Gabriele Basilico, Luigi Ghirri e Dayanita Singh e artisti emergenti come Adrian Paci, Tabaimo, Roman Ondak) e ospitare la videoteca con le interviste agli artisti in collezione. Da ottobre 2011 ha avviato il «Master di alta formazione sull'immagine contemporanea», biennale.
La Fondazione promuove i giovani artisti, ai quali dedica un specifico bando di acquisizione a cadenza annuale e un programma di residenze d’artista in collaborazione con centri di ricerca e istituzioni internazionali.
Il Presidente Andrea Landi: «E’ la più rilevante iniziativa che gestiamo direttamente nel settore dell’arte. Siamo partiti dall’acquisizione di un archivio fotografico veneziano, riferito alle biennali dal 1948 al 1986, facendo leva sulla tradizione fotografica dell’immagine che riguarda artisti del territorio quali Vaccari, Fontana e dall’attività della Galleria civica di Modena. La collezione contemporanea è un veicolo di scambi, di studio, di formazione».
http://www.fondazionefotografia.it/
Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì
Progetto: «Musei di San Domenico» polo culturale ed espositivo di proprietà del Comune di Forlì inaugurato nel 2005
Ente strumentale: Civitas Srl
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: 65% degli stanziamenti in arte e cultura 2012
Operazione: Complesso museale di San Domenico, restaurato con il contributo della Fondazione, che ha acquistato e donato al Comune di Forlì il progetto di recupero architettonico. Oltre alla compartecipazione alle spese di gestione (quota annuale 300mila, 2011) la Fondazione realizza ogni anno una grande mostra.
Il Presidente Piergiuseppe Dolcini: «Le grandi mostre che organizziamo danno grande visibilità alla città e ne valorizzano l’identità locale. Questi percorsi ad hoc che mettono in luce le relazioni tra un artista locale con le grandi correnti nazionali e internazionali sono stati riconosciuti come il “modello forlivese” degno di imitazione.»
www.cultura.comune.forli.fc.it
Fondazione CR Rimini
Progetto: «Grandi Mostre a Castel Sismondo» in collaborazione con Linea d’ombra
Ente Strumentale: Riminicultura Srl
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: 38% degli stanziamenti in arte e cultura 2012
Operazione: a Castel Sismondo, rocca Malatestiana progettata da Filippo Brunelleschi a metà del XV secolo, a partire dal 2009 la Fondazione realizza un programma di Grandi Mostre in collaborazione con Linea d’ombra: «Da Rembrandt a Gauguin a Picasso. L’incanto della pittura» (2009), «Parigi. Gli anni meravigliosi. Impressionisti contro Salon» (2011), «Caravaggio e altri pittori del Seicento. Capolavori dal Museo di Hartford» (2011), «Da Vermeer a Kandinsky. Capolavori dai musei del mondo a Rimini» (2012).
Il Presidente Massimo Pasquinelli: «Intendiamo stabilire progetti di qualità da sostenere con scadenze pluriennali, con una proposta che si integri con l'offerta già esistente».
Fondazione Carichieti
Progetto: Palazzo de’ Mayo sede della fondazione, museo per la collezione e polo culturale della città di Chieti, avviato nel 2004.
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: 50% progetti propri degli stanziamenti in arte e cultura 2012
Operazione: Complesso monumentale barocco di Palazzo de' Mayo dove sono collocati il «Museo Palazzo de’ Mayo», con la collezione permanente e sale per esposizioni temporanee, la «Biblioteca d'arte Fondazione Carichieti», sale per conferenze e auditorium, giardino di circa settecento metri quadrati con una arena realizzata per ospitare concerti e rappresentazioni nel periodo estivo.
Il Presidente Mario Di Nisio: «Sin dalla prima fase progettuale dei lavori di restauro ho voluto assegnare al Palazzo la denominazione di “Cittadella della cultura”, per identificarlo con l’idea di un polo culturale polifunzionale, connotato da una forte attrattività, in grado di contribuire alla rivitalizzazione e alla riqualificazione urbana dell’intero centro storico cittadino».
http://www.fondazionecarichieti.it/
Fondazione CR Foligno
Progetto: «CIAC Centro italiano arte contemporanea ed ex Chiesa dell’Annunziata» per mostre, manifestazioni ed eventi artistici con prevalente indirizzo verso l’arte contemporanea aperto nel 2009.
Ente Strumentale: Centro per la cultura e lo sviluppo economico srl
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: n.d.
Operazione: sorto nel centro storico sulle rovine di un edificio che fu Centrale del latte e poi Ufficio Postale, con mostre, convegni, conferenze, attività educative (come il ciclo d’incontri «Più arte per tutti»), il CIAC si propone come punto di coordinamento delle iniziative sul contemporaneo in Umbria. Nel 2011 è stato inaugurato il secondo polo museale della «S.S. Trinità in Annunziata», una preziosa chiesa settecentesca che accoglie, nella sua definitiva sistemazione, la grande scultura di Gino De Dominicis «Calamita Cosmica» acquisita dalla Fondazione.
Il Presidente Alberto Cianetti: «Il 2011 ha segnato per la Fondazione e per la città il naturale completamento di quanto realizzato in questi anni per l’arte contemporanea, con il recupero di una struttura di grande valore architettonico come la Chiesa dell’Annunziata, trasformata nel secondo polo museale del Centro Italiano d’Arte Contemporanea. È la sinergia tra Comune e Fondazione che ha reso possibile l’intervento».
www.centroitalianoartecontemporanea.com
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(dal XII Rapporto Annuale Fondazioni)