Il 2013 secondo Tefaf: il mercato globale cresce dell'8% rispetto al 2012
Maastricht (Olanda). Il rapporto di mercato dell’arte che tutti gli anni la fiera Tefaf commissiona all’analista Clare McAndrew verte quest’anno su «Il mercato globale dell’arte con un focus su Usa e Cina». Come di consueto, all’inizio delllo studio, che la McAndrew presenterà a Maastricht venerdì 15 marzo, il suo contenuto è sintetizzato in una lista di «key findings», punti focali. Li riproduciamo qui di seguito.
q Nel 2013, il mercato internazionale dell’arte ha raggiunto il totale di 47,4 miliardi di euro in vendite d’arte e di antichità, prossimo al record di sempre e in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente.
q Anche il volume delle transazioni nel mercato globale dell’arte è aumentato nel 2013, ma in misura inferiore rispetto alla crescita in valore, indicando come una parte significativa della crescita di mercato fosse rappresentata dalle opere di prezzo più elevato, piuttosto che semplicemente dal maggior numero di opere vendute.
q Le vendite negli Stati Uniti sono cresciute nel 2013 del 25% in valore rispetto all’anno precedente, confermando la posizione del Paese come centro chiave nel mondo per le vendite di opere d’arte ai prezzi più elevati.
q Il mercato cinese ha fatto registrare acquisti più cauti nel 2013, con una più contenuta crescita del 2%.
q L’Unione Europea si è dimostrata una delle regioni più stagnanti del mercato dell’arte, con una diminuzione delle vendite del 2% nel 2013.
q Nel 2013, gli Stati Uniti hanno rappresentato il 38% del mercato globale in valore, la Cina è scesa al 24% e il Regno Unito si è classificato al terzo posto con una crescita del 20%.
q Si stima che le vendite online nel 2013 abbiano superato i 2,5 miliardi di euro, circa il 5% delle vendite globali di arte e antiquariato. Si stima inoltre che il mercato dell’arte online, comprese le vendite online delle case d’asta, dei mercanti e delle società che operano unicamente con questo mezzo, possa crescere a un tasso di almeno il 25% all’anno, il che significa che entro il 2020 potrebbero superare i 10 miliardi di euro.
q L’arte del dopoguerra e contemporanea ha rappresentato il maggiore settore del mercato dell’arte nel 2013 comprendente le opere di maggior prezzo vendute nell’anno. Il settore ha rappresentato il 46% del mercato delle aste di belle arti in valore e il 44% in volume.
q Il settore dell’arte del dopoguerra e contemporanea è cresciuto dell’11% in valore nel 2013, raggiungendo il picco storico di 4,9 miliardi di euro nelle sole vendite all’asta. Ha raggiunto i massimi livelli anche il numero di lotti venduti, con un +6%sull’anno precedente.
q Nel 2013 i mercanti hanno dichiarato di avere realizzato il 33% delle loro vendite totali nell’ambito delle fiere d’arte, mentre le vendite in galleria sono cresciute dal 6% al 50%.
q Nel 2013 c’erano nel mondo 32 milioni di milionari e il 42% di essi risiedeva negli Stati Uniti. Almeno 600mila persone appartenenti a questo gruppo globale sono collezionisti d’arte di medio e alto livello (meno del 2% della popolazione mondiale di milionari).
q Le importazioni mondiali di arte e antiquariato hanno raggiunto il totale di 17,6 miliardi di euro nel 2012, una crescita del 19% rispetto all’anno precedente e il totale più elevato mai registrato.
q Stati Uniti e Regno Unito hanno rappresentato insieme la quota maggioritaria del 69% delle importazioni mondiali, continuando ad attrarre la domanda internazionale e domestica d’arte e antiquariato. Anche la Svizzera ha mantenuto la sua elevata quota dell’8%.
q Le esportazioni mondiali sono cresciute del 25% rispetto all’anno precedente raggiungendo un nuovo record di 18 miliardi di euro nel 2012, il loro più alto livello di sempre.
q Stati Uniti e Regno Unito hanno rappresentato insieme la quota maggioritaria del valore delle esportazioni d’arte, con una percentuale combinata del 65%, sottolineando la loro importanza come mercati deposito per il commercio dell’arte.
q Il Regno Unito è stato il maggior importatore ed esportatore d’arte al mondo e il maggiore importatore d’arte in assoluto, con una quota di 6,1 miliardi di euro eccedente l’export di 5,8 miliardi di euro, valori entrambi leggermente superiori a quelli degli Stati Uniti.
q Nel 2013 le vendite nel mercato dell’arte negli Stati Uniti da parte di mercanti e case d’asta ha raggiunto un totale di 18 miliardi di euro, una crescita del 25% rispetto all’anno precedente, avendo raddoppiato il valore in cinque anni dal 2009.
q Gli Stati Uniti rappresentano la piazza principale al mondo per la vendita delle opere d'arte e antiquariato di prezzo più elevato. Nel 2013, hanno registrato una quota del 52% del valore di tutti i lotti venduti all’asta nel mondo a un prezzo superiore a un milione di euro. Si sono anche aggiudicati il 78% in volume e il 60% in valore di tutte le transazioni superiori a 10 milioni di euro.
q L’arte del dopoguerra e contemporanea ha di gran lunga rappresentato il maggior settore del mercato dell’arte negli Stati Uniti nel 2013, con il 59% del valore delle vendite di belle arti all’asta, con numerosi esempi di artisti statunitensi e internazionali che hanno venduto a prezzi superiori ai 50 milioni di dollari nel corso dell’anno.
q La Cina rimane il più importante di tutti i mercati dell’arte emergenti, sia in termini di dimensione delle sue vendite interne sia per importanza dei suoi compratori ed è stata il secondo più grande mercato per valore al mondo nel 2013, con vendite per 11,5 miliardi di euro.
q Nel 2013 le aste pubbliche in Cina hanno raggiunto i 7,5 miliardi di euro, con il 29% in valore scambiato a Hong Kong e il 71% nella Cina continentale.
q Il volume delle vendite all’asta in Cina nel 2013 è cresciuto dell’8% rispetto all’anno precedente, ma gli invenduti si sono mantenuti persistentemente elevati, al 53%, la media più alta degli ultimi 10 anni.
q La maggior parte delle vendite all’asta in Cina nel 2013 ha interessato il settore delle belle arti (rappresentando il 66% delle vendite totali). Il settore più importante è stato quello dei dipinti e delle calligrafie cinesi, con il 56% del mercato in valore.
q Sebbene non avvenga solo in Cina, i mancati o ritardati pagamenti da parte degli offerenti «vincenti» alle aste continua a essere un problema del mercato dell’arte cinese.
q Nel 2013, sulla base di stime prudenti, c’erano 308.525 attività di vendita di arte e antiquariato nel mondo, costituite da mercanti, gallerie, negozi di antiquariato e case d’asta.
q Le attività del mercato dell’arte nel 2013 hanno direttamente mantenuto 2,5 milioni di posti di lavoro, dei quali più di 400mila nell’Unione Europea, 587mila negli Stati Uniti e 300.930 in Cina.
q Si stima, prudenzialmente, che nel 2013 il commercio globale dell’arte abbia speso 12,1 miliardi di euro in una serie di servizi esterni direttamente connessi alle proprie attività.
q La più alta voce di spesa nel 2013 per il commercio dell’arte è stata per pubblicità e marketing, con 3,2 miliardi di euro (26% della spesa totale), dei quali il 79% è stato speso dalle case d’asta. La spesa in fiere d’arte, sebbene affrontata solo dai mercanti, è stata la seconda voce con 1,9 miliardi di euro.
da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 13 marzo 2014