Giocando al cinema con «La scatola magica»
Di fronte alla crescente domanda di protezione sociale, anche a seguito dei tagli cui la pubblica amministrazione deve ricorrere, la comunità, il mondo del terzo settore e le imprese si mobilitano e uniscono idee, risorse e competenze per dare vita ad una rete di interventi nel contesto sociale di bambini e adolescenti, e per offrire loro nuove opportunità e stimoli.
Con l’obiettivo di garantire un servizio adeguato per rispondere ai bisogni delle famiglie e delle giovani generazioni, di ampliare i loro orizzonti culturali e creativi e contribuire a motivarli contro il rischio di dispersione scolastica e formativa, è nato il progetto La scatola magica. Giocando al cinema, che per il secondo anno realizza, con il sostegno del nuovo centro polivalente e multimediale C.U.BO. - Centro Unipol Bologna, una serie di workshop dedicati al mondo del cinema e dell’audiovisivo.
«La scatola magica è un laboratorio ludico e didattico, per il tempo libero di bambini e ragazzi, per imparare a fare quello che il cinema fa da quando è nato: raccontare storie» racconta Elisabetta Antognoni, presidente di Cinemovel Foundation. «Con La scatola magica, Cinemovel Foundation trova una nuova strada per portare il cinema e la sua magia a contatto con i più piccoli. Grazie alla forza evocativa delle immagini, dentro La scatola magica si parla di arte e creatività, di tecnologie, di temi quali la coesione sociale, il multiculturalismo o ancora l’educazione alimentare, l’eco-sostenibilità, l’importanza di assumere comportamenti responsabili.»
La scatola magica nasce dall’esperienza di Cinemovel Foundation, che, con la presidenza onoraria di Ettore Scola, è impegnata da oltre dieci anni nell’ideazione e realizzazione di iniziative di cinema itinerante a livello internazionale, per l'informazione, la sensibilizzazione e la formazione delle comunità su temi quali la prevenzione sanitaria, i diritti delle donne, l'educazione ambientale e il contrasto alla criminalità organizzata.
In linea con la «Carta dei diritti dei bambini all’arte e alla cultura», La scatola magica introduce le giovani generazioni al mondo del cinema, delle tecnologie, delle arti visuali e multimediali, offre l’opportunità di sperimentare nuovi linguaggi e prendere parte a processi artistici, stimolando la fantasia, la capacità di espressione e la scoperta di attitudini e talenti. Propone la visione di video d’artista, giochi di animazione teatrale, l’introduzione alle tecnologie digitali, esercizi di scrittura creativa e di disegno, la sperimentazione delle tecniche che permettono di costruire un set, animare un oggetto e doppiare un film. Si avvale di un team di formatori, professionisti nei settori cinematografico e audiovisivo, dell’illustrazione, del teatro e dei multimedia, dotati di esperienza, capacità di unire le diverse discipline che confluiscono nel percorso didattico, e di condurre l’attività con bambini e adolescenti, valorizzandone i diversi talenti.
Con «Storie da animare» e «Doppio gioco», progettati e condotti dall’artista multimediale Nat Wilms e dall’attore-doppiatore Felice Invernici, La scatola magica ha dato il via nel corso del 2013 ai primi laboratori dedicati all’animazione e al doppiaggio, presso gli spazi di C.U.BO., che per la città di Bologna vuole rappresentare un luogo di scambio e condivisione di idee, dedicato a creare nuove opportunità per la società contemporanea.
Per il 2014 La scatola magica, insieme a C.U.BO., propone un nuovo ciclo di laboratori dedicati ai figli dei dipendenti del Gruppo Unipol e alle famiglie della città di Bologna, con un programma che comprende scrittura creativa, doppiaggio, recitazione, video-ripresa, illustrazione, animazione e post-produzione.
Con La scatola magica, ancora una volta la cultura diviene lo strumento per intervenire nel welfare, sostenendo percorsi di formazione culturale, favorendo il dialogo sociale, facendo vivere un’esperienza unica, che stimola la creatività e unisce gioco, espressione artistica e riflessione su temi fondamentali. Il cinema è lo strumento per rivelare agli occhi di bambini e ragazzi qualcosa di cui prima non erano consapevoli, e in questo gioco di rivelazioni apre nuove strade nel campo della conoscenza di sé e dell’altro.
«Come dicono i bambini, la televisione è piccola ma il cinema è grande. Non solo per lo schermo, ma anche perché grandi uomini aiutano a vedere la realtà così come essa si snoda sotto i nostri occhi trovandoci spesso incapaci di osservarla. Il cinema è grande non solo perché fotografa la realtà, ma perché ci chiede di entrarci dentro. Ci chiede di coinvolgerci, costruire impegno, di spendere energie per trasformare e migliorare il mondo.» (messaggio di Don Ciotti a Ettore Scola e Cinemovel Foundation in occasione dell’anteprima europea di Libero Cinema in Libera Terra a Parigi)
www.cinemovel.tv - [email protected]
www.cubounipol.it
Attraverso La scatola magica, Cinemovel Foundation sostiene le attività di cinema itinerante e le campagne di comunicazione sociale nel continente africano.