Ferran Adrià docente di «efficacia della creatività» ad Harvard
Roses (ES) El Bulli, il mitico ristorante di Roses, in Costa Brava, di Ferran Adrià, il guru della cucina molecolare, è chiuso. I migliori cuochi del mondo sono passati da lui. Ha cambiato la cucina nel mondo, nel contenuti e nella rappresentazione. Tecno-emozionale. Come in una pièce teatrale, con una lunga lista d'attesa e una prenotazione di almeno due anni di anticipo, serviva ogni sette minuti le 35 portate del menù, concludendo con i Morphing, i pasticcini schiumosi. Ma Adrià, famoso come una pop star, coinvolto come artista da «Documenta 12» di Kassel, tre stelle Michelin e altrettante lauree honoris causa, non è in pensione. Riaprirà el Bulli nel 2014 come fondazione (www.elbullifoundation.org), un'istituzione pensata per trasformare, ancora una volta, la cucina nel mondo: un ristorante planetario, di cultura culinaria, nel quale si ritroverà, stemperato dal cinquantesimo compleanno, il rigore militare con il quale Ferran si è formato in marina e che ha portato nell'organizzazione delle squadre di cuochi coinvolti nelle sue imprese.Nel frattempo fa giardinaggio, o sperimenta nel laboratorio Bulli Taller di Barcellona, scrive un diario digitale per spiegare a tutti i cuochi del mondo cosa e come cucina, Harvard lo ha chiamato per un corso di «efficacia della creatività» e a Hollywood stanno per girare su di lui un film, tratto dal libro di Lisa Abend, corrispondente in Spagna del Time. E, fino al 3 gennaio 2013, possiamo visitare la sua mostra «Ferran Adrià i elBulli. Risc,llibertat i creativitat» al Palau Robert di Barcellona, Paseo de Grecia 107.
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