Diana Bracco conquista la National Gallery di Washington
Milano. E’ di oggi la notizia che Diana Bracco, Presidente della Bracco - un gruppo multinazionale del settore della salute con un fatturato consolidato di 1.033 milioni di euro, investimenti in ricerca e sviluppo per 88 milioni e più di 2.700 dipendenti - è entrata a far parte del Trustees’ Council della National Gallery of Art (Nga) di Washington. Diana Bracco, con alle spalle la Presidenza di Assolombarda, l’anno scorso ha istituito la Fondazione d’impresa che, dal febbraio 2010, si propone di «formare e diffondere espressioni della cultura, della scienza e dell’arte quali mezzi per il miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale».
Dalla sua nascita, la Fondazione Bracco guarda agli Stati Uniti come modello internazionale per le attività filantropiche culturali e sociali e, proprio per questo, oltre alla sede istituzionale di Palazzo Visconti a Milano e uno spazio a Roma, ha deciso di aprire anche un branch office a New York. Come spiega la Presidente «l’impegno dei privati a favore della cultura dimostra che l’impresa è consapevole del proprio ruolo non solo come soggetto economico, ma anche come attore di una crescita a tutto tondo della comunità in cui opera». La collaborazione della Fondazione Bracco con la Nga di Washington ha permesso di realizzare quest’anno la mostra «Venice: Canaletto and his rivals» che è rimasta esposta al museo dal 20 febbraio al 30 maggio 2011 sotto la bandiera dei 150 anni dell’unità nazionale italiana. Ma l’amicizia risale a data più antica: già nel 2006 il Gruppo Bracco aveva realizzato con la Nga la mostra «Bellini, Giorgione, Tiziano e il Rinascimento della pittura Veneziana» al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Esempi felici di globalizzazione, nell’attesa che anche i nostri musei si aprano al mondo.
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