Com'è complesso dare continuità in Italia
Ercolano (Na). Operativo dal 2009 dopo un investimento di 5 milioni di euro, il MAV, il museo archeologico virtuale in prossimità degli scavi di Ercolano è uno dei più importanti del mondo, molto apprezzato soprattutto dagli studenti e dai visitatori stranieri. Con settanta le installazioni multimediali, touchscreen, ambienti sonori e tridimensionali, ripercorre la storia delle città sommerse dalla lava: Pompei, Ercolano, Boscoreale, Baia Stabia e Capri. Una struttura leggera con un solo dipendente assunto a tempo indeterminato e otto precari, per gestire 200mila visitatori annui.
Il veicolo giuridico scelto per il governo del MAV è una fondazione di partecipazione, i cui soci principali, la Regione Campania e la Provincia di Napoli, non prevedono contributi nell’anno in corso: la prima non ha stanziato fondi e la seconda ha revocato i 300mila euro iscritti a bilancio. Per il 2011, su un budget di 1,2 milioni manca all’appello la metà. Il MAV ha tagliato gli investimenti in comunicazione, ma lo stato d’incertezza pregiudica il futuro a soli due anni dall’apertura. Una storia tutta italiana.
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