Barbero a Verona
Verona. Capitale turistica mondiale, ma dalla modesta offerta museale, Verona grazie all’accordo tra Fondazione Cariverona e Comune esporrà in modo permanente nei Palazzi trecenteschi della Ragione e del Capitanio 611 opere d’arte (Palma il Giovane, Bellotto, Vanvitelli, Balla, Afro, Emilio Vedova, Ceroli ecc.) in buona parte di proprietà di Cariverona. «È una vera rivoluzione museale per la città: il progetto ha già avuto l’approvazione del Mibac e finalmente Verona sarà in grado di potenziare l’offerta culturale con importanti opere d’arte che fino ad oggi, per mancanza di spazi espositivi adeguati, erano sconosciute», ha dichiarato il soprintendente ai Beni culturali del Veneto, Ugo Soragni. In pratica i due storici palazzi, nei quali saranno esposte a rotazione le collezioni, diventeranno «veri» musei. Coordinatore e responsabile scientifico del progetto museale è Luca Massimo Barbero, già direttore fino al 2011 del Macro di Roma. La Fondazione Cariverona ha acquistato importanti edifici d’arte veronesi: gli ex Magazzini Generali, Castel San Pietro, Palazzo Forti e Palazzo Capitanio (pagato al Comune 18 milioni). Dopo il restauro ospiterà 400 quadri e sculture d’arte moderna: un settore finora molto trascurato o relegato nelle sedi e nei caveau di Cariverona.
da Il Giornale dell'Arte numero 326, dicembre 2012