Alla Fondazione Cini si studia l'arte vetraria veneziana
Venezia. La Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con la fondazione elvetica Pentagram Stiftung lancia un progetto pluriennale tutto dedicato allo studio dell'arte vetraria veneziana del Novecento: «Le Stanze del Vetro». Con quest'ultima denominazione prenderà avvio, a partire dal prossimo settembre, l'impegnativo programma che, sotto l'egida di un comitato scientifico guidato da storici dell'arte quali Giuseppe Pavanello e Nico Stringa affiancati da esperti di arte vetraria come Rosa Barovier Mentasti, Laura de Santillana, Marino Barovier e David Landau, prevede attività espositive e di ricerca, seminari, convegni, laboratori. Il tutto immaginando anche il coinvolgimento di istituzioni museali e atenei (Fondazione Musei Civici, Museo del Vetro di Murano, Università Ca' Foscari).
Nell'Isola di San Giorgio verrà così creato un Nuovo Centro Studi con un archivio generale del vetro veneziano e biblioteca specializzata che troveranno collocazione nel complesso bibliotecario della Nuova Manica Lunga mentre alle mostre temporanee e agli incontri saranno riservati, nell'ala ovest dell'ex convitto, ben 650 metri quadrati il cui restauro (a cura degli architetti Annabelle Selldorf, Fabrizio Cattaruzza e Francesco Millosevich) dovrebbe terminare entro l'estate.
A inaugurare la programmazione espositiva, curata da Marino Barovier e strutturata attraverso monografiche di artisti e architetti che ebbero modo di disegnare per Venini, sarà la mostra dedicata a Carlo Scarpa, prevista in concomitanza della XIII Biennale d'Architettura. Secondo i programmi, il calendario dovrebbe avere poi cadenza annuale e corrispondere agli appuntamenti delle due Biennali d'Arte e Architettura. Un'iniziativa che consentirà anche la compilazione di un catalogo scientifico in più volumi per ricostruire l'intera produzione artistica della storica vetreria.
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da Il Giornale dell'arte, edizione online, 7 febbraio 2012