Io vi controllo: avete speso il 99,24% dei fondi europei per la cultura
La commissaria Corina Cretu è ottimista, ma l’Italia rimane sotto osservazione
La commissaria Corina Cretu è ottimista, ma l’Italia rimane sotto osservazione
Il progetto avrebbe dovuto essere approvato il 7 febbraio scorso, ma è stato ritirato, travolto dalle critiche. Pochi però ne conoscono il testo originale, perché il Ministero non l'ha reso pubblico
Roma. Per adesso la bomba pare disinnescata da un immediato intervento del ministro per i Beni culturaliMassimo Bray che vanifica la circolare n. 30 del segretario generale del Ministero, Antonia Pasqua Recchia (nella foto), arrivata con fragore il 18 giugno scorso sui tavoli delle Direzioni regionali del Mibac. Contiene «misure urgenti» in applicazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2013-15 (legge 190 del novembre 2012).
Il decreto firmato da Ornaghi pochi giorni prima della scadenza del mandato
Per la prima volta la Santa Sede espone a Venezia. Tornerà ad essere il massimo committente d’arte della storia? I dubbi del cardinal Ravasi sul concetto di «committenza». Una nostra inchiesta esclusiva
L'artista australiano è uno dei tre autori che a Venezia esporranno nel Padiglione della Santa Sede
Soltanto tre (più uno) gli artisti scelti a rappresentarla con un progetto ispirato alla Genesi
Un’inchiesta di Edek Osser e Tina Lepri per il Giornale dell'Arte durata un anno per censire i malanni che affliggono le grandi città d’arte. Oltre alla carenza di fondi pubblici e privati, mancano piani strategici e visioni condivise, le istituzioni non collaborano tra loro e si accumulano progetti perennemente rinviati
Tra emergenze e grandi progetti, la città non trova la via per risorgere come negli anni Novanta. Le istituzioni non fanno squadra e lasciano il campo ad anarchia, incuria, abbandono. Iniziative private e volontariato sono una speranza, ma non possono bastare
Gare bloccate in tutti i musei. I bandi lanciati nel 2010 sono da riscrivere
Vent’anni fa ambiva al ruolo di città di storia, arte e cultura. Oggi il sistema cittadino ruota su Palazzo Ducale (il cui futuro però è incerto) e sui Musei di Strada Nuova (solo 100mila visitatori l’anno). Il «progetto» è ancora lo stesso, ma la città è povera e il ruolo dei privati è scarso
La culla del «made in Italy», già città più moderna ed europea d’Italia (e fu «capitale morale»), vive con ansia, nel pieno della crisi economica, il declino del suo prestigio culturale e i ritardi dell’organizzazione dell’Expo 2015. La Grande Brera, attesa da decenni, diventa l’emblema delle speranze tradite
A fronte del degrado del centro storico e della perdita della memoria, si tenta il rilancio: valorizzare i musei e puntare sul turismo. Sullo sfondo, il ricordo di quando fino agli anni ’70 la città è stata all’avanguardia, modello di salvaguardia e progettualità
Un’inchiesta su stipendi, ruoli e responsabilità
Con le mostre ha portato a Forlì 450mila visitatori