Lavoro
V edizione Culturit University “Start up! Start down!”
Il lavoro culturale paga?
“Percorsi formativi protratti spesso oltremisura (…), remunerazioni inadeguate (…). Proliferano distorsioni nel mondo del lavoro dalle quali il settore culturale sembra interessato più ancora di altri. (…) Nel tempo si è radicato l’equivoco: nell’assunto non dimostrato – né dimostrabile – che il lavoro culturale possa essere svolto, con parità di risultato, a titolo volontario.” Una riflessione di Patrizia Asproni. “Non consola che si tratti di un tema non solo italiano, come testimonia la recente e poco edificante vicenda che ha riguardato il Victoria&Albert Museum di Londra, che ha ritenuto di poter reclutare con pubblica call una figura curatoriale di alto livello, pescando tra chi avrebbe potuto permettersi di ricoprire il ruolo a titolo gratuito”.
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini
L’altra economia della cultura
I piaceri culturali sono un antico antidoto alle ossessioni dell’homo oeconomicus, preziosi per chi cerca di sfuggire a una vita sotto il dominio del mercato. Forse molti giovani stanno riscoprendoli come habitat e motivazione delle proprie scelte per il futuro.
Lavoro e identità
Dalla collezione della Fondazione MAST «La forza delle immagini» un universo iconografico dell’industria e del lavoro, della fabbrica e della società - Una selezione di fotografie diventa un’epopea visiva per avvicinare il pubblico al fascino e all’immaginario della produzione che coinvolge dimensione urbanistica e umana
Cultura e lavoro in Europa: tra luci e ombre ecco i numeri
Il 2018 sarà l'Anno europeo del patrimonio culturale, ma qual è oggi lo stato di salute della “Cultura Europea” secondo la prospettiva occupazionale? Con 6,3 milioni di persone, in circa 6,5 milinoni di posti di lavoro “culturali” nell'EU (quasi il 3% dell'occupazione totale) l'Eurostat ci fornisce luci e ombre di un settore che diventa sempre più una risorsa comunitaria strategica
Il sogno di un’istituzione per fare a meno delle istituzioni. La Fondazione Mario Tommasini
Se la chiave è la mission, la Fondazione Mario Tommasini la eredita da un uomo semplice e speciale, un amministratore pubblico che per anni ha integrato le fasce deboli nella popolazione, cooperato con realtà distanti, lottato per la dignità umana, tagliato le reti di malattia mentale, carcere, disabilità, vecchiaia, infanzia. Col cambio generazionale si frantumano i rapporti di prossimità, un patrimonio di interazioni, avanzano i pregiudizi. “La nostra sfida – dice la figlia Barbara – è ricordare agendo”
Lavorare sulle frequenze della Cultura. Riflessioni a margine dell'apertura del CRPC XXI
A margine della presentazione della ventunesima edizione del CRPC- Corso di Perfezionamento per Responsabile di Progetti Culturali di Fondazione Fitzcarraldo che ha ospitato la opening lecture di Dino Lupelli, fondatore di Elita- società milanese che organizza eventi e attività nel mondo della musica elettronica- alcune riflessioni sul lavoro dell'operatore culturale. “La musica è lavoro”
BES: 130 INDICATORI RACCONTANO L’ITALIA
L’ISTAT presenta il Rapporto Bes 2016: il benessere equo e sostenibile in Italia. Più che una fotografia si tratta di un viaggio nella qualità della vita di chi vive nel nostro Paese, tra aspettative e preoccupazioni a fronte di dati oggettivi e misurabili. Un rapporto che getta le basi per approfondire (e valutare) i diversi settori indagati (domini) con il metodo degli indicatori, denso di approcci non scontati che potrebbero e dovrebbero contaminare le scelte pubbliche. E forse anche un certo dibattito che s’interroga sugli impatti di alcuni interventi, nella fattispecie delle progettualità culturali
Millennials, condizioni attuali e prospettive future di una generazione a rischio
Il volume «La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2016» realizzato dall'Istituto Giuseppe Toniolo, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo rappresenta la principale indagine continua sull'universo giovanile italiano. In un clima di generale incertezza e di profonda instabilità, le nuove generazioni incontrano oggi maggiori difficoltà oggettive nel passaggio alla vita adulta. Attraverso un'ampia e variegata analisi dei fenomeni economici, sociali e culturali con cui i giovani sono chiamati a confrontarsi, lo studio dell'Istituto Toniolo mette in luce numerose questioni che necessitano di essere risolte per fugare il rischio di una «generazione persa»