Trieste, Franco Miracco nuovo assessore alla Cultura
Trieste. Franco Miracco è il nuovo assessore alla Cultura del Comune di Trieste. Chiamato dal sindacoRoberto Cosolini (che sino ad oggi deteneva la delega ad interim) l'ex portavoce del ministro Giancarlo Galan, poiconsulente del ministro Lorenzo Ornaghi e già coinvolto precedentemente in incarichi di consulenza per il capoluogo giuliano, raccoglie la nomina in un momento certo non facile per la città, investita, in queste ultime settimane, dall'ennesima impasse per la riqualificazione dell'area del Porto Vecchio.
Trieste, dalle molteplici potenzialità inespresse, soprattutto dal punto di vista culturale, soffre difatti in questi giorni la battuta d'arresto per la rinascita del suo waterfront più importante. Un luogo in cui, in tempi recenti, accanto alle attività espositive del Magazzino 26, l'amministrazione aveva visto la possibilità di collocare parte della vita culturale tergestina.
La società concessionaria Portocittà srl (a cui sarebbe spettata una buona porzione del recupero dei vecchi magazzini) ha difatti comunicato ufficialmente la rinuncia alla concessione lo scorso 28 febbraio.
Alla base della decisione: il nodo irrisolto dello spostamento del punto franco (che di fatto limita la libera circolazione nell'area), ma anche manifeste incomprensioni con la stessa Autorità portuale.
Il Sindaco propone un referendum alla città affinché i cittadini esprimano il loro parere sul futuro dell'area; la presidente dell'Authority Marina Monassi ipotizza il frazionamento delle aree a nuovi concessionari e dichiara al quotidiano online «Venezie Post» che ci sarebbero già portatori d'interesse per una vocazione turistica per nautica da diporto mentre Portocittàafferma che «tutelerà gli interessi materiali e reputazionali della società mediante l’avvio di azioni giurisdizionali presso il competente Tar».
Certo, se la spinosissima questione del Porto Vecchio non è da considerarsi Trieste tutta, è pur vero che il capoluogo giuliano fatica anche a scrollarsi di dosso la sua marginalità territoriale. Ad attendere il neoassessore rimane il compito di provare a mutarne le sorti.
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da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 22 marzo 2013