Il Polo Reale di Torino avanza e si ispira al Louvre
Torino. Si è svolto oggi a Palazzo Chiablese il «Focus sul Polo Reale – Esperienze dal Louvre», un incontro organizzato dalla Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte per fare il punto sul progetto del Polo Reale, nel quale confluiranno 5 realtà museali fino poco tempo fa separate: Palazzo Reale, Armeria Reale, Biblioteca Reale, Galleria Sabauda e Museo Archeologico. Coordinato dal direttore regionale Mario Turetta, l’incontro ha visto la partecipazione anche di Andrea Fabbro, dirigente italiano del Louvre di Parigi, una delle istituzioni «studiate» e prese a modello, così come il Prado o l’Ermitage, per la realizzazione del nuovo grande complesso. A illustrare lo stato dell’arte sono intervenuti i vari responsabili delle Unità tecniche riunite nell’Ufficio Unico per il coordinamento dei lavori. Si è quindi parlato di unificazione e centralizzazione secondo diversi punti di vista: dagli impianti, il cui controllo avverrà da un unico Polo tecnologico, agli aspetti giuridici e legislativi; dal riordino dei giardini alla razionalizzazione dei percorsi e dei servizi (biglietteria, bookshop ecc.). Centro polifunzionale di servizi sarà proprio Palazzo Chiablese. «Siamo in una fase di accelerazione, ha detto Turetta, e tra 2013 e 2014 andranno a chiudersi i vari fronti aperti, forti del fatto che la maggior parte dei fondi (circa 100 milioni di euro) è già stata assicurata e destinata, grazie, oltre che alle risorse pubbliche, al sostegno di Consulta, Fondazione Crt e Compagnia di San Paolo». Nel 2011 gli ingressi ai vari musei del Polo sono raddoppiati rispetto al 2009 (da 200 a oltre 400mila), ma il progetto, partito nel 2005, ma di cui si è iniziato a parlare a fine anni ’90, punta ad attrarre, ogni anno, almeno mezzo milione di visitatori.
da Il Giornale dell'Arte , edizione online, 19 novembre 2012