NOTIZIE IN BREVE DAL MONDO DELLE FONDAZIONI
>>> Concluso il terzo bando Italian Council con 60 candidature internazionali >>> Alla GAM di Milano tre incontri su diplomazia culturale e musei locali >>> Al via il bando ‘Restauri Cantieri diffusi’ di Fondazione CRT >>> Inaugurata la casa-museo della Fondazione «Circolo artistico politecnico» di Napoli >>> Scade il 21 maggio il bando per gestire il Museo Nazionale Gioachino Rossini >>> Fondazione Generali festeggia i suoi trent’anni con una mostra al Museum der Moderne di Salisburgo
Concluso il terzo bando Italian Council con 60 candidature internazionali
Sono 60 le candidature presentate da tutto il mondo per la terza edizione di Italian Council, il progetto a sostegno dell’arte contemporanea italiana promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (DGAAP) del MiBACT guidata da Federica Galloni.
Attraverso Italian Council, la DGAAP intende incrementare le collezioni d’arte di proprietà pubblica e mira a creare il primo grande promotore istituzionale per la valorizzazione dell’arte contemporanea italiana nel mondo.
Per questa edizione le risorse messe a disposizione dalla DGAAP ammontano a 950mila euro che vanno a sommarsi ai precedenti 940mila delle prime due e al prossimo stanziamento per il quarto bando, per un totale di circa 3 milioni di euro nel biennio 2017 - 2018. Le candidature presentate per la terza call saranno valutate da una commissione di esperti che selezionerà i progetti vincitori.
Tra gli artisti sostenuti nelle precedenti edizioni figurano nomi di rilievo nel panorama italiano e internazionale tra cui: Danilo Correale, Patrick Tuttofuoco, Giorgio Andreotta Calò, Yuri Ancarani e Lara Favaretto. Tra le Istituzioni coinvolte, importanti realtà come: Columbia University di New York, Ecole Supérieure d’Art et de Design di Grenoble, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
La terza call ha visto la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo: dagli Stati Uniti al Brasile, dall’Etiopia al Giappone, passando per Inghilterra, Francia, Turchia, Finlandia e Svizzera.
Alla GAM di Milano tre incontri su diplomazia culturale e musei locali
Si conclude sabato 26 maggio il ciclo di tre tavole rotonde della Gam - Galleria di Arte Moderna di Milano, dedicate alla relazione tra diplomazia culturale e musei locali.
Concentrandosi sul dibattito attuale riguardo a temi quali migrazioni, globalizzazione, urbanistica e politiche culturali, il programma, realizzato in occasione della mostra ‘Una Tempesta dal Paradiso: Arte Contemporanea del Medio Oriente e Nord Africa’, ultimo appuntamento della Guggenheim Ubs Map Global Art Initiative, si confronta con il ruolo della cultura nel modellare la società civile e sviluppare reti di relazioni sostenibili sia localmente che globalmente.
Il programma è cominciato giovedì 10 maggio con professionisti del settore pubblico e privato che hanno discusso di nuovi modelli di mecenatismo e filantropia. I partecipanti – Alberto Garlandini, Vice-presidente ICOM; Guido Guerzoni, Professore di Museum Management presso l'Università Bocconi; Anna Maria Montaldo, Direttrice del Polo arte moderna e contemporanea di Milano; Stefano Satta, Head of Marketing, UBS Wealth Management Italy & Iberia – in quanto catalizzatori per l'avanzamento delle attività museali e di altri spazi culturali, hanno riflettuto sul valore sociale dell’attivazione artistica.
Il secondo incontro di giovedì 17 maggio ha riunito un gruppo di professionisti attivi in diversi ambiti quali storia, arte, antropologia ed economia – Ivan Bargna, Professore di Antropologia Estetica presso l’Università Milano Bicocca; Gaetano Castellini, Co-fondatore di B2G Consulting e fondatore di GCC Relations; Stefania Gerevini, Assistant Professor di Storia dell'Arte presso l’Università Bocconi – per riflettere sullo spostamento dei confini, le politiche di frontiera e il conseguente impatto sull'arte e sulla cultura.
La tavola rotonda del 26 maggio, riunendo diversi professionisti nell‘ambito dell'urbanistica e dell'architettura, esplora la creazione di spazi culturali al fine di superare barriere fisiche e concettuali. Analizzando diversi modelli di smart cities, i relatori – Luca Astorri, studio di architettura AOUMM srl.; Elena Granata, professore di Urbanistica presso il Politecnico di Milano; Piero Pelizzaro, Chief Resilience Officer del Comune di Milano – discutono Milano come caso di studio per le pratiche di scambio e valorizzazione culturale.
Al via il bando ‘Restauri Cantieri diffusi’ di Fondazione CRT.
È aperto fino al 29 giugno il bando ‘Restauri Cantieri diffusi’ della Fondazione CRT, che stanzia 2,5 milioni di euro per far rinascere beni storici, artistici e architettonici di particolare pregio e valore in Piemonte e Valle d'Aosta, garantendone così la tutela, il mantenimento in buone condizioni e la fruizione da parte del pubblico.
I contributi che saranno assegnati dalla fondazione – fino a 40.000 euro per ogni cantiere di intervento – sosterranno il restauro di beni mobili (tele, organi, statue, arredi lignei) e beni immobili sottoposti a tutela. Parte delle risorse potrà essere destinata anche al recupero di organi storici di comprovato valore storico-artistico.
Il bando incentiva la fruibilità del patrimonio artistico-architettonico da parte di fasce sempre più ampie di pubblico, facilitandone l’inserimento nei programmi di promozione turistica presenti sul territorio, e incoraggia il coinvolgimento attivo delle comunità locali attraverso iniziative di raccolta fondi.
Oltre alle opere di restauro, i progetti dovranno esplicitare le azioni di valorizzazione che saranno poste in essere per favorire la conoscenza e la piena fruizione dei beni e dei luoghi, migliorandone, ad esempio, le condizioni di utilizzo e di apertura al pubblico.
Possono partecipare al bando enti pubblici o religiosi, associazioni, fondazioni, musei, comitati ed enti senza scopo di lucro: le domande di contributo dovranno riguardare beni per i quali siano già stati predisposti progetti definitivi/esecutivi autorizzati dalle Soprintendenze e cantierabili entro un anno.
Salgono così a oltre 40 milioni di euro i contributi complessivi della Fondazione CRT, dal 2003 al 2017, per un totale di 2.430 interventi di recupero, tutela e conservazione del patrimonio storico, artistico e architettonico del Piemonte e della Valle d’Aosta.
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Inaugurata la casa-museo della Fondazione «Circolo artistico politecnico» di Napoli
Riapre dopo più di un secolo dalla sua fondazione nel 1888, la Casa-Museo della Fondazione Circolo Artistico Politecnico di Palazzo Zapata, un’apertura resa possibile a suo tempo grazie all’opera di artisti tra i quali Antonio Mancini, Eduardo Dalbono e lo scultore Tommaso Solari. Dotato delle migliori tecnologie che catalogano e raccontano le opere d’arte in esso contenute e inserito nei circuiti SBN (sistema bibliotecario nazionale), Artecard e Databenc, il museo è realizzato con le opere raccolte in 130 anni di storia dai soci che hanno deciso di metterle a disposizione della città e dei turisti: oltre 500 dipinti, 80 sculture, 4500 volumi, 5000 fotografie, centinaia di reperti, decretati dalla Soprintendenza Archivistica di alto valore storico, strumenti musicali originali, attrezzature tecnologiche, arredi d’epoca e tant’altro.
Il museo sarà aperto dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 e darà spazio anche a molte attività sociali come la scuola di pianoforte gratuita per i giovani dotati della passione e predisposizione giusta, le cui famiglie non hanno la possibilità di sostenere i costi degli studi privati. La struttura ospita eventi, convegni, congressi e cerimonie private: tutti i contributi raccolti attraverso le attività infatti vengono puntualmente reinvestite nei lavori di manutenzione, ampliamento e gestione della stessa.
Scade il 21 maggio il bando per gestire il Museo Nazionale Gioachino Rossini
Nell’anno delle celebrazioni del 150° della morte di Rossini, è in fase di costituzione un museo dedicato al compositore nel cuore del centro storico di Pesaro, in programma per il 2019, destinato a diventare uno dei luoghi più visitati in città.
La sede del museo è Palazzo Montani Antaldi, edificio storico di grande pregio a pochi passi dal celebre teatro intitolato al compositore.
Il museo consentirà di riunire finalmente in un unico luogo le diverse collezioni che raccontano Rossini, le sue affascinanti vicende private e la sua immensa produzione.
Gran parte del patrimonio esposto proviene dalle collezioni della Fondazione Rossini, riferimento scientifico per tutto ciò che riguarda il compositore. In stretto collegamento con gli altri siti rossiniani della città - Casa Rossini, Teatro Rossini, Musei Civici di Palazzo Mosca, Conservatorio Rossini, la Biblioteca della Fondazione Rossini (già al piano terra dell’edificio), il museo sarà punto di arrivo e partenza di un itinerario cittadino alla scoperta del genio Rossini anche attraverso un uso innovativo delle tecnologie e un approccio fortemente coinvolgente.
Relativamente agli aspetti gestionali della nuova istituzione, è attivo un bando, che scade il prossimo 21 maggio, per la concessione della gestione integrata dei servizi del museo e della relativa progettazione museografica e allestitiva; la gestione potrà contare su un periodo ampio che va dal 2019 al 2028.
L’aggiudicazione avverrà secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che terrà conto degli aspetti economici ma anche della qualità della proposta progettuale e degli elementi migliorativi.
Il progetto del Museo parte già forte dell’appoggio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che, d’intesa con la Regione Marche, ha finanziato con un milione di euro l’intervento, e verrà realizzato in partenariato tra il Comune di Pesaro e la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, proprietaria del palazzo.
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Dal 2014 la collezione è in prestito permanente al Museum der Moderne di Salisburgo con il quale la fondazione ha stretto una partnership della durata di 25 anni. In base agli accordi, il museo austriaco ospita la collezione della fondazione sotto forma di prestito rinnovabile alla scadenza del contratto. Le opere sono esposte a rotazione in mostre temporanee in dialogo con le collezioni del museo. Il museo, inoltre, mette a disposizione di pubblico e studiosi anche l’archivio di Fondazione Generali e la biblioteca specializzata in arte e design. Il gruppo Generali Austria, che rappresenta la fetta di mercato estero più significativa per il gruppo assicurativo italiano, sostiene economicamente le attività del Museum der Moderne di Salisburgo, il cui dipartimento curatoriale si occupa della crescita della collezione attraverso acquisizioni costanti.
In occasione del trentesimo anniversario, il museo dedica una mostra alle Fondazioni Generali che ripercorre la storia delle collezioni.
La mostra, che comprende i lavori di artiste internazionali come Valie Export, Ursula Biemann, Judith Barry, Lynda Benglis, celebra il legame tra la Fondazione Generali e l’Austria, soffermandosi su alcuni momenti chiave nella storia del paese: la fine della Prima guerra mondiale e la proclamazione della Repubblica d’Austria nel novembre 1918; l’annessione dell’Austria alla Germania di Hitlernel ‘Anschluss’ nel 1938; le proteste del ’68.