Notizie in breve dal mondo delle fondazioni
Si sale in testa e si cambia idea.
Roma. Gianantonio Stella il 27 luglio sul Corriere ha accesso il dibattito sul Cda del MAXXI convocato per il 31 luglio per discutere dello stipendio di Giovanna Melandri come Presidente della Fondazione MAXXI.
Il riconoscimento (o la trasformazione) dell'Ente come Istituto di Ricerca, lo rende possibile, ma Melandri, insediatasi un anno fa, aveva dichiarato che non avrebbe percepito emolumenti.
Sul tema sono intervenuti la stessa Melandri, Franesco Bonami, Tommaso Montanari che ha chiamato in causa Evelina Christillin, Presidente del Museo Egizio, estendendo la considerazione all'assenza di competenze scientifiche e di un profilo inadeguato al ruolo.
Chistillin risponde a tono '8 agosto sulle colonne del Corriere. Anche la Fondazione del Museo Egizio, nel corso della Presidenza Elkann è diventata ente di ricerca, ma lei ha rinunciato ai 50mila euro «previsti dall'incarico, destinandoli a borse di studio per giovani studiosi». Montanari confonde il contenuto dei ruoli: la Presidente non è un'egittologa, competenza «affidata con grandi risultati al comitato scientifico e alla direttrice», ma è stata chiamata per «gestire managerialmente un cantiere di ristrutturazione da 50 milioni di euro», dopo averne gestiti 63 durante le Olimpiadi, oltre che lavorare sulla sostenibilità economica dell'istituzione, che copre il bilancio ordinario con l'80% di ricavi propri.
In anteprima a Venezia, il metodo Abramovic, grazie alla Fondazione Furla
Venezia. La Fondazione Furla presenta in anteprima alle Giornate degli Autori «The Abramovic Method», il film di Giada Colagrande. Giovanna Furlanetto, imprenditrice dell'azienda di famiglia e Presidente della fondazione, che da tempo collabora con la Fondazione Querini Stampalia di Venezia condividendone il curatore per il contemporaneo, Chiara Bertola, afferma che il fim «potrà consentire di far arrivare il pensiero dell'artista ad un numero vasto di persone». L'artista non è nuova alla collaborazione con le due fondazioni: è stata il testimonial nell'edizione 2009 del premio Furla, il principale per la giovane arte nel nostro Paese.
Anche la fondazione di Marina Abramovic, guadagna titoli di stampa in questi giorni: Lady Gaga ha posato completamente nuda a News York per la performance immersiva del «Metodo Abramovic», mentre cresce l'attesa per il suo nuovo album. Nel video la pop-star, negli esercizi di autocoscienza del metodo, libera la voce e i sensi, mettendosi anche fisicamente a nudo.
Fondazione Carife ricorre alla cassa integrazione
Ferrara. Per la prima volta nella storia delle fondazioni di origine bancaria, una realtà ricorre alla cassa integrazione straordinaria per i propri dipendenti: quattro dipendenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara hanno siglato l'accordo. Decisione motivata dalla crisi che ha sopraffatto l'ente che controlla la Cassa di Risparmio di Ferrara commissariata da Banca d'Italia, che ha presentato un ultimo bilancio in passivo di 3,7 milioni e per la quale è in corso una drastica ristrutturazione. La Fondazione, attingendo a riserve ha continuato ad erogare, elargendo 28,9. Sorprendente è stata la richiesta di cassa integrazione straordinaria per tutti è quattro i dipendenti della fondazione che costano 160mila euro l'anno. «Siamo tutti chiamati ad un impegno costruttivo per riprendere il ruolo di riferimento per il territorio e, riprendere una funzione erogativa»,afferma il Presidente Piero Puglioli.
Arte e filosofia, secondo Bernard-Henri Lévy
Fino all'11 novembre alla Fondazione Maeght, Avventure della libertà, con un curatore hors norme che stimola la lettura delle opere in relazione alle «categorie dello spirito»
Saint-Paul de Vence. Prestiti d'eccezione per la mostra costruita da Bernard-Henri Lévy per la Fondazione Maeght, per affermareche la filosofia permea l'arte. Ogni opera è stata cercata, vista personalmente in due anni di viaggio di preparazione, da esploratore che approda in Costa Azzurra.
Ed ecco arriva dal Correr di Venezia la deposizione di Cosmè Tura che ha voluto «guidato da un ricordo, datato di 40 anni, in un giro in autostop in Italia», che si unisce ad un altra Pietà dei giorni nostri, realizzata nel 2011 da Jean Fabre. Due lavori che esprimono le linee guida di una «collezione effimera»: opere belle e rare, mai uscite prima d'ora dai musei o raccolte private per sondare emozioni, inquietudini, ricordi che mettono la filosofia al centro, con la caverna di Platone, in cui gli uomini sono prigionieri dell'ombra. Haung Yong Ping (1954) la rappresenta come un meteorite, Mirò con figure antropomorfe che a Lèvy ricordano il dialogo tra Socrate e Platone, quest'ultimo ritratto da Luca Giordano. Il pensiero di Lévy attraversa Eraclito, Parmenide, Anassagora, Empedocle, Alcmeone, Blaise Pascak, Heidegger, Hegel: ed è a lui che Magritte dedica il surreale Les vacances de Hegel: un ombrello che al posto del puntale ha un bicchiere d'acqua.