Notizie in breve dal mondo delle Fondazioni
>>> M9: completati i lavori di restauro della facciata dell'ex distretto militare di via Poerio >>>> In tema di cooperazione, la fondazioni bancarie impegnate nell’intervento Fondazioni for Africa Burkina Faso promuovono il video #stessaterra per sensibilizzare sull'importanza della cooperazione tra Nord e Sud del Mondo >>> Alla Triennale di Milano si parla di beni culturali e filantropia, di cui un esempio di prossima realizzazione è il Museo di Arte Etrusca a Milano >>> Nasce .ART il nuovo dominio web dedicato al mondo dell’arte >>> «Art Bonus Regione Lazio» per valorizzare il patrimonio culturale della regione >>> A Capodichino la cultura vola con easyJet >>> L’Orchestra dei Talenti Musicali in scena al Teatro Coccia con il sostegno di Fondazione CRT >>> Collaborazione triennale tra Fondazione Golinelli e Università di Modena
M9: COMPLETATI I LAVORI DI RESTAURO DELLA FACCIATA DELL’ EX DISTRETTO MILITARE DI VIA POERIO
Ieri la facciata dell’ex convento adiacente alla chiesa di Santa Maria della Grazie a Mestre, meglio nota come “distretto militare” (ex Caserma Matter), è tornata a mostrarsi alla città dopo l’intervento di restauro conservativo. Il restauro rientra nell’opera di salvaguardia e valorizzazione di uno spazio storico e nevralgico della città di Mestre, previsto dal progetto di rigenerazione urbana e culturale da cui si sviluppa il polo M9, nato per volontà della Fondazione di Venezia.
L’operazione di restauro conservativo della facciata, seguita dall’architetto Francesco Magnani, responsabile dei rapporti con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e laguna, contribuisce a restituire valore storico e urbanistico alla facciata che nel corso degli anni è stata sottoposta a interventi di manutenzione marginali e poco conformi allo stato originale dell’immobile. Vista la natura e lo stato di conservazione della facciata si è proceduto per la realizzazione di un nuovo intonaco a cocciopesto, pertinente all’architettura del convento, mentre gli infissi sono stati realizzati interamente in legno, in modo da confermarne il carattere tradizionale. L’edificio dell’ex convento non è mai stato aperto al pubblico. L’ex complesso religioso del XVI secolo fu convertito in caserma con le leggi napoleoniche del 1806 e, infine, in distretto militare. Con la realizzazione dell’M9, la Fondazione di Venezia e Polymnia Venezia riconsegneranno ai mestrini queste aree, reintegrandole nel tessuto relazionale della città.
I lavori all’interno del complesso dell’ex convento proseguiranno con la stesura degli intonaci al primo piano, la posa degli impianti al secondo, e l’installazione di due grandi lucernai, che daranno avvio ai lavori di completamento del tetto. Proseguono i lavori anche nell’edificio museale. La struttura ha ormai raggiunto il secondo piano, che insieme al primo ospiterà le aree espositive permanenti dedicate al XX secolo.
È in corso di realizzazione, infine, la copertura delle ex cavallerizze e il piano terra dell’edificio della Torretta che ospiterà il collegamento verticale tra l’edificio ex Convento e l’interrato.
#stessaterra, il video che promuovere la cooperazione.
28 Fondazioni di origine bancaria – tra cui la Compagnia di San Paolo - da tre anni impegnate nell'intervento Fondazioni for Africa Burkina Faso, hanno promosso #stessaterra, un video per sensibilizzare sull'importanza della cooperazione tra Nord e Sud del Mondo.
Il video mostra l’interazione tra persone in Italia e in Burkina Faso che genera vita da una parte e dall’altra del mondo ed è stato realizzato in occasione dell'evento «Coltiviamo la Terra. Cresceranno Persone», promosso dalle Fondazioni e tenutosi a Torino il 24 settembre 2016 nell’ambito di Terra Madre 2016. Durante l’iniziativa, grazie alla tecnologia Internet of Things che ha annullato 3.800 km di distanza, oltre 10.000 persone in Italia (Torino) e in Burkina Faso (Koubri) hanno interagito attraverso due installazioni dotate di uno schermo e una pompa dell’acqua. Azionando la pompa dell’acqua in Italia, le persone hanno visto davanti ai loro occhi crescere fiori in Burkina Faso e viceversa ottenendo oltre 6.000 fiori cresciuti a Torino e a Koubri. Per la realizzazione è stata impiegata una connessione internet satellitare, sensori e device con tecnologia Arduino.
L’iniziativa è stata realizzata dalle Fondazioni insieme a OuagaLab, il primo FabLab in Africa Occidentale creato nel 2012 da giovani informatici. Nella loro “fabbrica di innovazione digitale” con sede a Ouagadougou gli informatici sviluppano sistemi tecnologici e oggetti intelligenti, ad esempio per il controllo del traffico e dell’inquinamento o da impiegare nel settore dell’energia e dell’acqua, del tessile e in agricoltura. L’ideazione e coordinamento tecnico dell’iniziativa sono stati gestiti da Stylum, società del gruppo Altavia. L’organizzazione dell’evento a Koubri dall’associazione Watinoma.
Fondazioni for Africa Burkina Faso è un intervento, avviato nel gennaio 2014, per il diritto al cibo di 60.000 persone promosso da 28 Fondazioni di origine bancaria associate all’Acri insieme e in collaborazione con le ong e organizzazioni no profit Acra, Mani Tese, Lvia, Cisv, Fondazione Slow Food per la Biodiversità, il centro di ricerca Cespi, 27 associazioni di migranti, 15 organizzazioni contadine in Burkina Faso e 5 Enti locali: Regione Veneto, Regione Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano e ANCI.
Alla Triennale di Milano si parla di beni culturali e filantropia.
Venerdì 2 dicembre presso il Teatro Agorà | La Triennale di Milano si svolge l’incontro «Nuove forme di filantropia per i beni culturali». Il talk affronta il tema delle moderne forme di filantropia, in occasione della presentazione del progetto di nuovo Museo di Arte Etrusca a Milano voluto dalla Fondazione Luigi Rovati.
Le parole chiave della filantropia – passione, metodo, ricerca, sperimentazione, apertura, partnership, responsabilità, impegno civile – possono cambiare la cultura e il modo di fare cultura.
Le attività filantropiche, essendo gratuite, finiscono spesso per essere identificate come il risultato di una «buona volontà» estemporanea e individuale; qualcosa, cioè, che non prevede né metodo, né veri e propri obiettivi né, tanto meno, sistemi di valutazione specifici e oggettivi. Per dimostrare il contrario è necessario arrivare a sperimentare e innovare, aprendosi alla scoperta e allo studio di quanto già collaudato, all’analisi e alla ricerca di modelli alternativi, alla scelta di partner affidabili e complementari, alla trasparenza nella valutazione dei risultati e all’impegno responsabile a favore della collettività, che della filantropia è la vera essenza.
Sperimentando proprio in questa direzione, la Fondazione Rovati sta lavorando alla creazione di un Museo di Arte Etrusca a Milano.
Il progetto prevede la ristrutturazione e l’ampliamento della storica proprietà immobiliare di Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro, situata a Milano in Corso Venezia 52. Il palazzo è costituito da cinque piani per una superficie totale di circa 3.300 metri quadrati. Un palazzo storico, in cui il lavoro di conservazione sarà importante, così come lo saranno gli elementi di novità affidati alla guida creativa e rigorosa dell’architetto Mario Cucinella.
La collezione è stata acquistata quest’anno in Svizzera ed è rientrata in Italia in virtù di un accordo con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e la collaborazione con le Soprintendenze e i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. L’operazione rientra nel tema fondamentale della restituzione e reintegrazione del patrimonio archeologico del nostro Paese da parte di privati: riportare in Italia reperti liberamente disponibili sul mercato antiquario internazionale, operazione tuttavia spesso vista con difficoltà e diffidenza.
Il museo, che accoglierà altre opere di collezioni private che la Fondazione raccoglierà rendendone possibile la fruizione, vuole proporsi come centro di eccellenza nel campo della conservazione, dello studio e della valorizzazione dei reperti antichi, configurandosi, in virtù della centralità di Milano, come un polo d’attrazione per le realtà legate all’archeologia etrusca dislocate sul territorio nazionale.
La sfida sarà realizzare un museo archeologico che non si limiti a esporre oggetti, ma faccia rivivere le nostre origini in modo moderno e dinamico, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie che possono contribuire in modo suggestivo a contestualizzare il singolo reperto all’interno di un percorso storico e culturale più ampio. Il nuovo museo nasce con l’intento di fare dello studio, del pensiero, del dialogo il suo presupposto e il suo punto d’arrivo: vuole essere un laboratorio in cui sperimentare attività nuove, attivare importanti partnership internazionali, organizzare convegni e seminari, diventare un centro di ricerca e un punto di riferimento per il restauro, ma anche un punto di incontro e di diffusione del sapere e della bellezza per la comunità, con un’attenzione particolare alla scuola, all’educational e al multimediale.
Sperimentare dunque un modello di moderna filantropia che implichi appunto progettualità, professionalità, partecipazione diretta del privato, caratteristiche ben radicate nella cultura della imprenditoria familiare italiana, ma che deve anche aprirsi ad un dialogo costruttivo di collaborazione con il pubblico, il solo in grado di applicare su larga scala nuovi paradigmi di intervento.
L’apertura del museo è prevista per il dicembre 2018.
Nasce .ART il nuovo dominio web dedicato al mondo dell’arte
Più di 60 organizzazioni culturali di tutto il mondo – tra cui l'Art Institute di Chicago, il Centre Pompidou, Hauser & Wirth, il Los Angeles County Museum of Art e la Tate di Londra – hanno aderito ad .ART, il primo dominio Internet dedicato al mondo dell'arte, disponibile per la registrazione a partire dal prossimo febbraio.
.ART è stato lanciato come alternativa alle tradizionali scelte dei nomi di dominio, dando alla comunità delle arti e della cultura il proprio “quartiere digitale” e fornendo ai singoli individui e alle organizzazioni del settore delle arti un modo unico per identificarsi all’interno del mondo dell’arte.
Il titolare dei diritti per la vendita del dominio .ART è UK Creative Ideas Ltd (UKCI), un team internazionale con sede a Londra che nella primavera del 2016 ha firmato un accordo con l’ICANN, la Corporation Internet Assigned Names e Numbers, per diventare il gestore esclusivo del dominio di primo livello.
I domini .ART saranno disponibili anche per il grande pubblico dall’estate 2017.
Maggiori informazioni sul dominio .ART si possono trovare su http://www.art.art.
«Art Bonus Regione Lazio» per valorizzare il patrimonio culturale della regione
Sono stati illustrati il 29 novembre presso il ministero dei Beni culturali, dal ministro Dario Franceschini e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, i contenuti della campagna di promozione «Art Bonus Regione Lazio», il primo programma strategico di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale, realizzato da una regione italiana con il coinvolgimento e la partecipazione economica di privati, imprese e istituzioni.
La campagna istituzionale, finanziata con 70mila euro dalla Regione Lazio, punta dunque a promuovere e incentivare contributi economici attraverso il credito di imposta e prodotto dall'Art Bonus, le sponsorizzazioni economiche e tecniche, i contributi e finanziamenti da parte di imprese, enti e fondazioni, gli enti o soggetti pubblici e privati, gli istituti, i singoli cittadini, i soggetti non commerciali, ma anche attraverso la concessione a canoni ricognitori o figurativi di immobili e la fornitura di beni di servizi.
I beni individuati per gli interventi di riqualificazione sono 11: l'Abbazia di San Magno a Fondi, Villa Ponam a Rieti, Santa Maria della Pietà a Roma, la Torre medievale e il borgo di Palidoro a Fiumicino, il complesso di San Domenico, Villa Cantarano e Palazzo Caitani a Fondi, Palazzo Calabresi nel comune di Viterbo, il castello di Roccarespampani nel comune di Monte Romano, la Certosa di Trifulti a Frosinone. Tre i progetti già pronti con i quali la Regione Lazio comincia la raccolta fondi (il castello di Santa Severa, l'edificio ex Gil di Roma, palazzo Doria Pamphilj di San Martino al Cimino). Il progetto consente, inoltre, di intervenire su altri beni di interesse storico-artistico che non appartengono alla regione (Stato, soprintendenze, polimuseali, comuni, altri enti locali e territoriali), proprio per favorire la più ampia partecipazione all'iniziativa. Le proposte di sponsorizzazione verranno valutate dalla Direzione regionale programmazione economica che ne stabilirà la congruità in relazione alla tipologia del bene, al donatario e alla formula di compartecipazione economica proposta. I contributi verranno raccolti attraverso un conto corrente bancario intestato alla Regione Lazio-Art Bonus che potranno finanziare interventi di restauro e ristrutturazione degli immobili, lavori di messa a norma o in sicurezza, di salvaguardia, fruizione e riapertura al pubblico, musealizzazione.
A sostegno della campagna istituzionale viene realizzato, ad opera di Laziocrea, un portale web (www.regione.lazio.it/artbonus) con l'indicazione degli strumenti di donazione, le iniziative, le notizie e gli aggiornamenti sui lavori di ristrutturazione, i nominativi (previa autorizzazione) dei donatori, i dati per il versamento del bonifico. Un video promozionale presenta del progetto. Tra le varie attività della campagna istituzionale è anche prevista l'organizzazione di eventi dedicati ai sostenitori (cene di beneficenza, aperitivi con i donatori, eventi speciali, opening, aste).
A Capodichino la cultura vola.
Agenpress – easyJet, compagnia aerea leader in Europa, promuove con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo l’iniziativa «La cultura vola» finalizzata alla valorizzazione delle potenzialità e dell’attrattiva turistica della città di Napoli e del suo territorio.
I passeggeri easyJet italiani e non che atterreranno nel capoluogo campano a partire dall’1 aprile 2017 al 30 giugno potranno approfittare della promozione per accedere in modo facile e conveniente a due dei più interessanti siti culturali della regione Campania. Acquistando un volo su easyJet.com, attraverso l’app mobile o sui canali GDS, con destinazione Napoli, e presentando la carta di imbarco all’ingresso del sito museale la propria carta di imbarco, i passeggeri avranno l’opportunità di acquistare 2 biglietti al prezzo di uno per visitare il Museo Archeologico nazionale di Napoli, considerato tra i più importanti al mondo per il patrimonio di opere d’arte e manufatti e il Parco archeologico di Paestum, per una visita fuori città tra i magnifici templi patrimonio Unesco.
Con 37 collegamenti da tutta Europa, di cui nove novità per il 2017, easyJet è la prima compagnia aerea a Napoli. Sono oltre 2,2 milioni i passeggeri che nell’ultimo anno hanno scelto di viaggiare con il vettore da e per l’aeroporto Capodichino, punto di partenza per migliaia di turisti, attratti dalla tradizione partenopea ricca di storia ed arte, che con la loro presenza stanno contribuendo positivamente al flusso turistico nella regione.
Per questo motivo, il Museo Archeologico nazionale di Napoli sta lavorando da tempo con Gesac, la società che gestisce l’aeroporto di Capodichino, per la realizzazione di un progetto ambizioso: all’interno dello scalo aeroportuale reperti pompeiani e statue romane da metà gennaio prossimo accoglieranno i visitatori in arrivo a Napoli. L’evento è annunciato con un totem che invoglia i passeggeri a visitare la collezione Farnese, la mostra egizia e i mosaici restituiti alla lava del Vesuvio.
L’Orchestra dei Talenti Musicali in scena al Teatro Coccia con il sostegno di Fondazione CRT.
Giovedì 1 dicembre in prima assoluta al Teatro Coccia di Novara è di scena «La Rivale», opera contemporanea realizzata dai giovani per i giovani, con il sostegno della Fondazione CRT. Il melodramma, ispirato all’omonimo racconto del 2007 di Éric-Emmanuel Schmitt - musica di Marco Taralli, libretto di Alberto Mattioli, regia Manu Lalli - si avvale dell’esecuzione musicale dell’Orchestra dei Talenti della Fondazione CRT, diretta dal maestro Matteo Beltrami. L'Orchestra riunisce i giovani musicisti perfezionatisi presso le più prestigiose accademie e istituzioni musicali in Italia e all’estero, grazie alle borse messe a disposizione dalla Fondazione CRT.
«La Rivale» porta in scena la rievocazione della sfida tra due primedonne della lirica: la protagonista Carmela Astolfi si trova a confronto con il fantasma della cantante rivale, Maria Callas, che le soffiò lo scettro di Divina. Ne scaturisce un ritratto dissacrante e divertente, ricco di aneddoti sul mondo della lirica, lontano da un approccio celebrativo della Callas.
La Fondazione Teatro Coccia condivide con Fondazione CRT il progetto rivolto ai giovani finalizzato ad avvicinare al teatro un pubblico sempre più vasto, attraverso modalità innovative e di impatto.
Il contributo all’opera «La Rivale» è l’ultimo tassello del percorso che ha visto la Fondazione CRT affiancarsi alla Fondazione Teatro Coccia, a partire dal 2006, con il cofinanziamento di progettualità rilevanti per il territorio. In particolare, nell’ultimo anno, la Fondazione CRT ha contribuito alla realizzazione de «Il Viaggio a Reims», dedicato all’incontro tra culture e generazioni diverse, «La Paura», opera che rientra sempre nel progetto dai giovani per i giovani e «L’Aida», produzione nata da collaborazioni artistiche di eccellenza in Italia e nel mondo, come il Teatro alla Scala e l’Arena di Verona, che sarà trasmessa in tv (su Classica HD) con tecnologia virtual reality alla vigilia di Natale.
Collaborazione triennale tra Fondazione Golinelli e Università di Modena
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Fondazione Golinelli di Bologna hanno siglato un Protocollo d’Intesa che definisce i termini di una collaborazione triennale. Le due istituzioni lavoreranno insieme per promuovere attività didattiche, di studio e di ricerca capaci di alimentare virtuosi processi di innovazione a beneficio del territorio
Inizialmente la collaborazione riguarderà i campi della divulgazione culturale, della formazione all’imprenditorialità degli studenti universitari, l’innovazione nell’insegnamento universitario, il trasferimento tecnologico tra ricerca e imprese, l’orientamento degli studenti delle scuole superiori nel passaggio all’università e degli universitari in procinto di fare il loro ingresso nel mondo del lavoro.
Le prime tappe di questo percorso vedranno Unimore e Fondazione Golinelli accanto durante le giornate del Premio Nazionale per l’Innovazione 2016 che si terrà a Modena dall’1 al 3 dicembre, nell’ambito del quale la Fondazione Golinelli sabato 3 dicembre all’ex Foro Boario promuoverà una serie di attività interattive, laboratori e dimostrazioni per il pubblico di tutte le età «Alla scoperta del futuro tra creatività e tecnologia».
Inoltre la collaborazione tra Unimore e Fondazione Golinelli interesserà anche le attività di formazione alla cultura imprenditoriale. Il progetto Icaro, palestra di imprenditorialità per studenti universitari, già avviato a Bologna, sarà esteso anche a Modena e Reggio Emilia con l’obiettivo specifico di favorire l’interazione tra studenti universitari e il mondo delle imprese.