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Notizie in breve dal mondo delle Fondazioni

  • Pubblicato il: 07/10/2016 - 08:35
Autore/i: 
Rubrica: 
POST-IT
Articolo a cura di: 
Francesca Sereno

Questa settimana un focus su innovazione e nuove generazioni: comunicati da Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud e Fondazione Cariplo i 10 progetti selezionati da Bando Infanzia, Prima, pubblicato il nuovo bando di SIAE S'illumina per giovani artisti, a Napoli, la nuova edizione di ‘Futuro Remoto’ per diffondere cultura scientifica e tecnologica. Inoltre: Donne reporter di guerra a Palazzo Madama, Fondazione CRC presenta i dati socioeconomici della provincia di Cuneo, Regione Sicilia stanzia 15 milioni per fronteggiare i debiti di teatri e fondazioni culturali
 

Bando Infanzia, Prima premia 10 progetti
Le tre fondazioni promotrici del bando «Infanzia, Prima» - Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud e Fondazione Cariplo - hanno selezionato 10 progetti su tutto il territorio nazionale sulla base della loro capacità di sostenere partenariati territoriali e di sperimentare risposte nuove a favore dei bambini di 0-6 anni, in particolare di quelli in condizioni o contesti svantaggiati.
Con un budget di un milione di euro, lo spirito guida del bando è stato l’attenzione all’innovazione intesa come «capacità inedite» nell’affrontare i problemi con migliori esiti per target definiti di popolazione e con previsioni di impatto sociale positivo.
I partenariati promotori delle idee selezionate in una prima fase del bando (16 progetti), sono stati poi in una seconda fase, affiancati dalla Fondazione Zancan, con un’adeguata attività di accompagnamento, formazione e assistenza, al fine di sostenerli nell’elaborazione di un progetto dettagliato e completo.
In particolare sono stati scelti partenariati costituiti da enti no profit, enti pubblici, associazioni di famiglie, associazioni di volontariato che hanno proposto di incentivare ed ampliare l'accesso ai servizi educativi e di cura per la prima infanzia, con un approccio integrato, multidimensionale e innovativo; soluzioni capaci di osare anche al di là dei modelli tradizionali di educazione e di cura, proprio per rispondere alle esigenze attuali delle famiglie e dei bambini di questa fascia d’età, in particolare di quelli a rischio o in situazione di vulnerabilità. I 10 progetti selezionati promuoveranno hub multiservizio, attività di «aggancio» delle famiglie in situazione o a rischio di vulnerabilità con bambini piccoli o in attesa di bambini, servizi domiciliari educativi e di sostegno, reti informali di genitori, attività di integrazione tra servizi formali e informali, sperimentazione di fondi di solidarietà per consentire l’accesso ai servizi educativi anche ai bambini più vulnerabili, interventi a favore di bambini ROM, migranti e con genitori in carcere inseriti in servizi aperti a tutti i bambini.
Le Fondazioni promotrici del bando continueranno a seguire le sperimentazioni sostenute attraverso un’attenta attività di monitoraggio e accompagnamento, garantendo, attraverso le competenze della Fondazione Zancan, un percorso di miglioramento continuo dei progetti, di messa in rete dei promotori, di valutazione attenta degli esiti e dell’impatto delle attività sviluppate, al fine di creare una piattaforma nazionale di sperimentazioni capace di stimolare anche altre realtà e soggetti e rappresentare un punto di riferimento interessante per altre iniziative e sfide che si affacciano attualmente sulla scena nazionale, come il Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile, recentemente istituito dal Governo in collaborazione con le fondazioni di origine bancaria.

Elenco dei progetti selezionati

A Napoli, ‘Futuro Remoto’ per diffondere cultura scientifica e tecnologica
Dal 7 al 10 ottobre 2016 in Piazza del Plebiscito a Napoli riparte Futuro Remoto, la prima manifestazione di diffusione della cultura scientifica e tecnologica in Italia, imperniata ogni anno attorno alla presentazione di un tema monografico diverso. Il tema del 2016 è «COSTRUIRE».
La XXX edizione di Futuro Remoto, nata nel 1987, è promossa dalla Fondazione Idis – Città della Scienza, dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli in partnership con la Seconda Università degli Studi di Napoli, l’Università degli Studi di Napoli l’Orientale, l’Università degli Studi di Salerno, l’Unione Industriali di Napoli, Confindustria Campania e in collaborazione con tutte le altre Università della Regione Campania, i centri di ricerca, le istituzioni e fondazioni culturali, il mondo delle imprese e del lavoro.
Dopo il successo dell’ultima edizione che ha visto coinvolta tutta la città con le sue Università, i suoi centri di ricerca e i suoi musei, registrando più di 150.000 visitatori, Futuro Remoto quest’anno riafferma il suo carattere di vera e propria «Festa della Scienza».
Il cuore di Futuro Remoto è il Villaggio della Scienza, con i suoi 6000 metri quadri, che sarà diviso in nove aree tematiche per declinare il tema del «COSTRUIRE», in nove diversi filoni: Terra madre, Corpo e Mente, Il futuro del cibo, Orizzonti mediterranei, Mare nostrum, Comunico ergo sum, Odissea nello spazio, Quarta rivoluzione industriale, Smart Cities.
Futuro Remoto ospiterà anche l’incontro finale di Start Up Campania 2016, competizione, promossa dai sette atenei campani, tra progetti d’impresa con l’obiettivo di sviluppare prodotti e processi innovativi sulla base di competenze scientifiche, con la premiazione delle idee vincitrici del concorso che si inserisce nel contesto del Premio Nazionale per l’Innovazione. Non mancano i contributi organizzativi della Seconda Università di Napoli, dell’Università L’Orientale e della Parthenope, e ancora di Confindustria Campania, della Camera di Commercio di Napoli.

Donne reporter di guerra a Palazzo Madama
Dal 7 ottobre al 13 novembre 2016, a Torino, nella Corte medievale di Palazzo Madama, è possibile visitare In prima linea. Donne fotoreporter in luoghi di guerra, una mostra nata da un’idea di Andreja Restek, curata con la giornalista Stefanella Campana e con Maria Paola Ruffino, conservatore di Palazzo Madama, con allestimento a cura dell'architetto Diego Giachello.
La mostra è costituita da 70 immagini scattate da 14 giovani donne fotoreporter che lavorano per le maggiori testate internazionali e che provengono da diverse nazioni: Italia, Egitto, Usa, Croazia, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Spagna. 
Ciascuna delle fotografe - Linda Dorigo, Virginie Nguyen Hoang, Jodi Hilton, Andreja Restek, Annabell Van den Berghe, Laurence Geai, Capucine Granier-Deferre, Diana Zeyneb Alhindawi, Matilde Gattoni, Shelly Kittleson, Maysun, Alison Baskerville, Monique Jaques, Camille Lepage - presenta 5 foto emblematiche del proprio lavoro e della propria capacità di catturare non solo un'azione, ma anche un'emozione, testimoniando e denunciando con le immagini le violenze perpetrate sui popoli e le persone più deboli e indifese. 
La mostra è realizzata grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e di Banca del Piemonte e con il patrocinio di Assessorato alla Cultura della Città di Torino, Ordine Giornalisti del Piemonte, FNSI - Federazione Nazionale della Stampa Italiana, FIAF - Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. E’ promossa congiuntamente dall’Associazione Gi.U.Li.A - Giornaliste Unite Libere Autonome e da ADCF Onlus, l’Ambulanza dal Cuore Forte.
In prima linea non è solo una mostra fotografica sulla guerra, ma anche un viaggio nella prospettiva che le donne hanno di essa, troppo spesso in passato riservata all'osservazione dei soli uomini.
 Con questa mostra Palazzo Madama prosegue e persegue quella declinazione al femminile nella programmazione di mostre ed eventi, lanciata con l'hashtag #gopink in omaggio alle Madame Reali che hanno contribuito con il loro lascito illuminato alla vita culturale della città.
È possibile scaricare le immagini registrandosi nell’AREA PRESS del sito www.palazzomadamatorino.it

S'illumina, il nuovo bando di SIAE per giovani artisti
SIAE lancia il nuovo bando «S'illumina», destinato ad attività che favoriscano la creatività e la promozione culturale dei giovani artisti.
Con una  dotazione complessiva di 5 milioni e 48 mila euro, risorse assegnate dalla Legge di stabilità utilizzando il 10% dei compensi per la copia privata, il bando è rivolto ad aziende, enti e associazioni che presentino un progetto a sostegno di autori, esecutori ed interpreti under 35.
Le linee di finanziamento sono per 5 tipologie di progetti: promozione di iniziative in aree periferiche della città che favoriscano la creatività di giovani autori, artisti, interpreti ed esecutori; finanziamento di nuove opere; creazione di residenze artistiche anche mediante l'attivazione di borse di studio o tirocini; supporto delle attività live in Italia e all'estero; traduzione e distribuzione di opere all'estero.
La scadenza per presentare le domande è il 15 novembre.

Scarica il bando

Fondazione CRC presenta i dati socioeconomici della provincia di Cuneo
È online il Dossier socio economico 2016, realizzato dal Centro Studi della Fondazione CRC: uno sguardo su economia, educazione, cultura, sociale e innovazione in provincia di Cuneo.
In un contesto generale caratterizzato da una forte incertezza economica, finanziaria e geopolitica, e nella cornice italiana esposta a numerosi fattori di rischio, la provincia di Cuneo prosegue con alcune difficoltà la fase di crescita avviata nel 2014, dopo il biennio nero del 2012 e 2013, con ricadute positive sul mercato del lavoro. I dati relativi al primo semestre 2016 mostrano alcuni campanelli di allarme da monitorare: in particolare, il calo dell’export (- 5,8%) e delle assunzioni (-11,1%, circa 5.000 avviamenti in meno). Sicuramente, la provincia di Cuneo è caratterizzata da alcuni punti di forza nella scuola, nell’amministrazione e nel terzo settore; da una disoccupazione contenuta e da un sistema produttivo che resiste; da eccellenze produttive note a livello internazionale; da una buona qualità di vita e ambientale. Ma anche da alcune criticità: livelli di scolarità inferiori alla media regionale – anche se in recupero –, un’elevata dispersione scolastica, una scarsa domanda di laureati. E ancora, disuguaglianze territoriali, sociali e culturali crescenti; un’offerta culturale diffusa, ma non sistemica; investimenti in innovazione, ricerca, internazionalizzazione, leve potenziali per lo sviluppo del territorio, ancora circoscritti; oltre al noto deficit di infrastrutture e reti.
Riguardo al Sistema culturale, gli istituti culturali e museali sono presenti con 160 realtà. Di questi, i 33 maggiori musei provinciali monitorati dall’Osservatorio regionale attraggono circa 325 mila visitatori l’anno. Per avere un’idea delle dimensioni, si consideri che il solo sistema museale metropolitano di Torino attrae 4,2 milioni di visitatori. Le imprese cuneesi “creative e culturali” sono quasi 3.000, il 4,4% del totale (in Piemonte il 7,4%) e si concentrano in settori tradizionali (gusto, turismo e artigianato), con un tessuto composto in larga parte da micro imprese.
Scarica il dossier

Regione Sicilia stanzia 15 milioni per fronteggiare i debiti di teatri e fondazioni culturali
Saranno erogati 15 milioni di euro come presti a tasso agevolato per salvare quindici enti a partecipazione pubblica: il Teatro di Sicilia Stabile di Catania, l’ente autonomo Massimo Bellini di Catania, il Vittorio Emanuele di Messina, l’associazione Teatro Stabile di Palermo, la Fondazione Orchestra sinfonica Siciliana, la Fondazione Teatro Massimo di Palermo, la Fondazione Pirandello Valle dei Templi di Agrigento, l’Inda si Siracusa, Orestiadi, Ente Luglio musicale trapanese, la Fondazione Brass Group.
La misura è estesa anche agli enti riconosciuti dalla legge regionale numero 51 del 1995 ovvero la Fondazione Mandralisca di Cefalù, l’associazione istituto internazionale del papiro di Siracusa, il Museo delle Marionette di Palermo e la Fondazione Piccolo di Capo d’Orlando. I debiti a cui la norma fa riferimento sono quelli alla data del 2013.
Lo stanziamento e’ contenuto nel Fondo Ris – Rotazione per gli interventi straordinari, cosi’ come previsto dall’articolo 59 della legge regionale del 12 agosto 2014, modificato dalla legge del primo ottobre del 2015 ed e’ stato presentato questa mattina nella sede dell’Assessorato regionale al Turismo, a Palermo.
«Si tratta di un fondo di rotazione e al beneficio possono accedere non solo i teatri e le fondazione di cui la Regione è socia ma anche gli altri enti. Questo e’ il risultato di un rapporto di grande collaborazione che abbiamo avuto con i teatri pubblici», ha spiegato l’assessore regionale Anthony Barbagallo.
Il fondo sarà’ affidato ad un istituto di credito, che sarà scelto con un bando apposito, che erogherà’ le risorse a tassi agevolati con prestiti fino ad un massimo di quindici anni. Il debito complessivo stimato e’ di circa 35 milioni di euro per tutti gli enti. Per partecipare al bando sarà obbligatorio presentare un piano di risanamento dei conti nell’arco di tre anni e sono previste delle misure premiali come il rapporto tra le masse artistiche e quelle amministrative.