Negli USA, si combatte per l'indipendenza
Los Angeles. Jeffrey Soros, Presidente del consiglio di amministrazione del MOCA - The Museum of Contemporary Art, istituzione in conclamata crisi finanziaria, dopo il rifiuto della proposta di acquisto e fusione del LACMA-Los Angeles Country Museum of Art , lancia una forte campagna di fundrasing per mantenere l'indipendenza dell'istituzione. Dall'annual report di The Art Newspaper appena pubblicato emerge infatti che la partecipazione del pubblico al MOCA si è dimezzata nel 2012 passando a 248.615 persone (sulle 402.255 nel 2011), livelli che non sono comparabili al LACMA che ha toccato 1,17 milioni.
Allo slogan «Indipendence MOCA», che punta a quota 100 milioni di dollari pare abbiano già risposto mecenati per 23 milioni.
Una raccolta fondi ha successo se la strategia per il futuro è chiara, ma dopo il fuggi fuggi generale, dalle parole dello storico curatore Eugenio Lopez, non si legge la forza del «progetto» che dovrebbe far uscire dall'apnea in museo: «Il sostegno finanziario che abbiamo già rilevato dimostra l'impegno del consiglio di amministrazione di assicurare al MOCA un futuro come museo indipendente d'arte contemporanea, e invitiamo tutti ad unirsi a questa campagna. Crediamo fermamente che il miglior futuro per il museo sia continuare a mettere la nostra collezione a disposizione del pubblico, con una presentazione innovativa e scientifica, sviluppando un programma di mostre esemplari, che possa anche rimettere l'accento sui nostri tesori dell'arte post-Seconda Guerra Mondiale».
Quali siano le modalità di fundrasing è oscuro, come i nobili enunciati del comunicato, ma si sa, la generosità dei filantropi statunitensi, complice anche la fiscalità di favore, ha dimensioni inarrivabili a livello europeo.