Le banche per la cultura
Roma. Antonio Patuelli, Presidente Abi, l'associazione che riunisce le banche italiane, ha presentato nella sede di Palazzo Altieri, «le banche per la cultura», un piano strategico articolato in dieci linee di azione nel biennio 2013-2014 che razionalizzano e integrano gli interventi già in essere, per condividere con la collettività il patrimonio artistico, che è in primis un patrimonio di identità. Un modo per riavvicinare le banche, la cui immagine è stata travolta dalla crisi, alle proprie comunità. In questa direzione, una vetrina on line, renderà visibili tutte le iniziative culturali realizzate e sostenute dal sistema a livello nazionale.
Il progetto culturale muove dall'iniziativa «Invito a Palazzo» che, da oltre un decennio, nel primo sabato di ottobre, apre le porte ad oltre cento prestigiose sedi, con migliaia di visitatori, integrandola con «MuVir», il museo virtuale delle banche italiane, i cui lavori sono recentemente partiti, che dovrebbe rendere disponibili in rete per la prossima estate le prime 10mila opere dell'immenso patrimonio delle collezioni bancarie con 300mila numeri di inventario.
Un'iniziativa che va nel solco del progetto R'Accolte, dell'Acri, l'associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria, grandi azioniste delle banche stesse, depositarie di straordinarie collezioni, in parte avute dalle banche di origine all'atto della loro nascita, nel 1992.
Terzo punto, non per ordine d'importanza la «Biblioteca d'arte delle banche italiane», che renderà disponibile dal 2014 nell'area delle Scuderie di Palazzo Altieri, restaurate da Gae Aulenti, i volumi di ricerca realizzati dalle banche del sistema a partire dall'Unità d'Italia. Un'operazione che si affianca alla mostra itinerante «I nuovi mecenati», che porta nel mondo i migliori titoli librari prodotti.
Si parla di Restauri, con un impegno per «Gonfalone dell'Aquila» e dell'avvicinamento dei giovani alla cultura, con «Il Festival Nazionale della cultura per l'infanzia», sempre per il 2014.
Nel contempo parte la ricerca sugli investimenti dei gruppo bancari in cultura, con una giornata di studi sul tema e un programma di conferenze a più tappe, le prime a Modena, Salerno, l'Aquila e Sondrio, per far comprendere il valore prodotto dalla relazione tra economia e cultura.