Folli giardini del mondo
Morcote (Canton Ticino). Organizzato Gardens of Switzerland(la rete dei più bei parchi svizzeri visitabili) e Grandi GiardiniItaliani, attivissimo network dei più importanti giardini italiani aperti al pubblico (www.grandigiardini.it) in collaborazione con il Comune di Morcote, il 28 giugno si tienenel Municipio di Morcote (dalle 9.30 alle 18, con ingresso libero) il convegno «Follies: il mondo in un giardino», dedicato a una realtà tanto affascinante quanto poco nota quali sono i «Follies», quei giardini curiosi e «folli» creati per stupire il visitatore e punteggiati da sculture ora terrificanti ora mirabolanti (come il Sacro Bosco o Parco dei Mostri di Bomarzo presso Viterbo, progettato nel 1547 da Pirro Ligorio per Vicino Orsini), oppure da rovine pittoresche o riproduzioni in miniatura di celebri edifici antichi, come fece già l'imperatore Adriano nella sua villa di Tivoli, o ancora abitati da singolari costruzioni prive di una vera funzione ma capaci di sbalordire i visitatori, come accade nel visionario parco della Scarzuola a Montegabbione presso Terni, trasformato da Tomaso Buzzi, a partire dal 1956, in una sorta di eccentrica città ideale.
Tutt'altro che casuale la scelta del luogo in cui si tiene il convegno: accanto al municipio di Morcote si trova infatti il Parco Scherrer, uno dei pochi giardini svizzeri di questa natura, creato dall'industriale tessile sangallese Hermann Arthur Scherrer (1881-1956) su un terreno scosceso affacciato sul Lago di Lugano. Qui il magnate costruì un microcosmo formato dagli edifici da lui più ammirati nei suoi viaggi intorno al mondo, immersi in una vegetazione esotica favorita dal dolce microclima del lago. Responsabile scientifica del convegno, promosso da Banca Popolare di Sondrio (Suisse) con la collaborazione di Fondazione Bally per la Cultura, è Margherita Azzi Visentini, storica dell’architettura ed esperta di storia dei giardini,e relatori sono Renato Martinoni, storico della letteratura italiana all’Università di San Gallo, Luigi Zangheri storico dell’architettura dell’Università di Firenze, Letizia Tedeschi, storica dell’architettura, Archivio del Moderno, Mendrisio, il paesaggista Paolo Büergi e Gianni Venturi, storico della letteratura italiana all’Università di Firenze, che illustreranno queste singolari realtà storico-artistiche, proponendosi di invitare i partecipanti a riscoprire i «Follies» come luoghi nei quali vivere un’esperienza irripetibile, rileggendo al tempo stesso 500 anni di storia dell’arte e del paesaggio.
da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 11 giugno 2014